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Termine del Glossario Equatore celeste

Descrizione L'equatore celeste è definito come il cerchio massimo della sfera celeste, il cui piano è perpendicolare all'asse di rotazione della Terra. In sostanza, è la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste.

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Diagrami correlati


Ofiuco appare come una figura acefala stilizzata

Mappa della costellazione dell'Ofiuco

Didascalia: La costellazione di Ofiuco con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Ofiuco è circondato da (in senso orario dall'alto): Ercole, Serpens Caput, Scorpius, Sagittarius e Serpens Cauda. L'Ofiuco non fa parte delle dodici costellazioni zodiacali tradizionali, ma si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), ovvero il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Ofiuco da fine novembre a metà dicembre. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Ofiuco. L'Ofiuco si estende sull'equatore celeste e quindi parte della costellazione è visibile su tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. Tuttavia, durante il periodo in cui è più visibile la sera (l'inverno dell'emisfero meridionale e l'estate dell'emisfero settentrionale), gran parte dell'Artico è in perenne luce diurna, rendendo impossibile vedere le stelle della costellazione. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali e temperate di entrambi gli emisferi. Poiché Ofiuco si trova vicino al centro galattico, contiene molti ammassi globulari come M9, M10, M12, M14, M19, M62 e M107. Questi sono contrassegnati da cerchi gialli con simboli più sovrapposti. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Cane Maggiore ha la forma di una figura di cane inclinata di 45 gradi verso l'alto. Sirio si trova sulla spalla del cane.

Mappa della costellazione del Cane Maggiore

Didascalia: La costellazione del Cane Maggiore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cane Maggiore è circondata da (in senso orario dall'alto): Unicorno, Lepre, Colomba e Poppa. La costellazione è dominata da Sirio, la stella che appare più luminosa nel cielo notturno e che supera di gran lunga tutte le altre stelle della costellazione. Cane Maggiore si trova appena a sud dell'equatore celeste ed è visibile da tutto l'emisfero meridionale e dalle regioni equatoriali e temperate dell'emisfero settentrionale. Sirio è visibile da tutte le regioni tranne quelle più artiche. Cane Maggiore è maggiormente visibile la sera alla fine dell'inverno nell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate nell'emisfero meridionale. Nella costellazione si trovano gli ammassi stellari aperti M41, NGC 2360 e NGC 2362, qui contrassegnati da cerchi gialli. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate sono proporzionali alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU per l'Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Aquila ha l'aspetto di una freccia semplificata con la testa rivolta in basso a destra (sud-ovest). Altair è nella coda

Mappa della Costellazione dell'Aquila

Didascalia: La costellazione dell'Aquila con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Aquila è circondata da (in senso orario dall'alto): Sagitta, Ercole, Ofiuco, Serpens Cauda, Scutum, Sagittario, Capricorno, Acquario e Delfino. L'Aquila si distingue soprattutto per la sua stella più luminosa, Altair. Questa forma uno dei vertici dell'importante asterismo del Triangolo estivo, visibile nelle serate estive dell'emisfero settentrionale. L'Aquila si estende sull'equatore celeste e quindi una parte di essa è visibile da tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. È maggiormente visibile nelle sere della tarda estate dell'emisfero settentrionale e dell'inverno dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in basso a destra del diagramma è l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Il Cane Minore appare come una linea retta che si estende a nord-ovest da Procione, che si trova al centro della costellazione.

Mappa della costellazione del Cane Minore

Didascalia: La costellazione del Canis Minor con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Canis Minor è circondato da (in senso orario dall'alto): Gemelli, Monoceronte, Idra e Cancro. Il Canis Minor ha relativamente poche stelle luminose, ma la sua stella più luminosa Procyon è l'ottava stella più luminosa del cielo. Canis Minor si estende sull'equatore celeste e quindi parte della costellazione è visibile da tutta la Terra in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile da tutte le regioni, tranne quelle più artiche e antartiche. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in alto a destra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Delfino ha l'aspetto di un diamante con una piccola linea aggiuntiva che si estende a sud.

Mappa della Costellazione del Delfino

Didascalia: La costellazione del Delfino con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Delfino è circondato da (in senso orario dall'alto): Volpetta, Freccia, Aquila, Acquario, Cavallino e Pegaso. Il Delfino è una costellazione relativamente piccola con poche stelle luminose. Il Delfino si trova appena a nord dell'equatore celeste e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutte le regioni tranne quelle più antartiche. La costellazione è meglio visibile la sera all'inizio dell'autunno dell'emisfero settentrionale e all'inizio della primavera dell'emisfero meridionale. L'ammasso globulare NGC 6934 si trova nel Defino. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Le stelle nel Sestante hanno la forma di un gancio con la parte concava rivolta verso sud

Mappa della costellazione del Sestante

Didascalia: La costellazione del Sestante con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Il Sestante è circondato da (in senso orario dall'alto): Leone, Idra e Cratere. Il Sestante è una costellazione piccola con un numero relativamente basso di stelle luminose. Il Sestante si estende sull'equatore celeste e quindi parti della costellazione sono visibili in un certo periodo dell'anno su tutta la Terra. L'intera costellazione è visibile in tutte le regioni tranne quelle più artiche e antartiche. Il Sestante si osserva meglio la sera in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. La galassia lenticolare NGC 3115 si trova nel Sestante. Qui è contrassegnata da un'ellisse rossa. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee solide verdi indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. La linea blu in fondo al diagramma segna l'eclittica. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle, né l'eclittica appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Le stelle della Coda di Serpente formano una linea da nord-est a sud-ovest

Mappa della Costellazione della Coda di Serpente

Didascalia: Mappa di una parte della costellazione del Serpente. Il Serpente è unica tra le costellazioni IAU in quanto è divisa in due parti non contigue. La parte di Serpente mostrata qui è nota come Coda di Serpente. Questa parte di Serpente è circondata da (procedendo in senso orario dall'alto): Ofiuco, Sagittario, Scudo e Aquila. La Coda di Serpente si estende sull'equatore celeste, quindi alcune parti della costellazione sono visibili in un certo periodo dell'anno su tutta la Terra. L'intera costellazione è visibile in tutte le regioni, tranne quelle più artiche e antartiche. La Coda di Serpente si osserva al meglio la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. La Nebulosa Aquila e l'ammasso stellare ad essa associato sono indicati qui come M16 con un cerchio giallo. In questa regione è stata scattata la famosa immagine dei "pilastri della creazione" dal telescopio spaziale Hubble. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee solide verdi indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. La linea blu in fondo al diagramma segna l'eclittica. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle, né l'eclittica appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Le stelle nella Testa di Serpente sembrano formare un serpente da nord a sud con una testa triangolare all'estremità settentrionale.

Mappa della costellazione della Testa di Serpente

Didascalia: Mappa di una parte della costellazione del Serpente. Il Serpente è l'unica tra le costellazioni IAU divisa in due parti non contigue. La parte del Serpente mostrata qui è nota come Testa di Serpente, che rappresenta la testa del serpente. Questa parte del Serpente è circondata da (in senso orario dall'alto): Corona Boreale, Boöte, Vergine, Bilancia, Ofiuco ed Ercole. La Testa di Serpente si estende sull'equatore celeste, quindi parti della costellazione sono visibili in alcuni momenti dell'anno su tutta la Terra. L'intera costellazione è visibile nelle regioni temperate ed equatoriali dell'emisfero meridionale e in tutto l'emisfero settentrionale, tranne una piccola regione intorno al polo nord. La Testa di Serpente si osserva meglio di sera nell'emisfero nord in estate e nell'emisfero sud in inverno. L'ammasso globulare M5 si trova nella Testa di Serpente. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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