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Termine del Glossario Ammasso globulare

Descrizione Un ammasso globulare è un gruppo di stelle relativamente massicce, di forma sferica e densamente ammassate, legato gravitazionalmente e stabile. Nella Via Lattea, gli ammassi globulari sono costituiti solo da stelle molto vecchie, in genere di età compresa tra 11 e 13 miliardi di anni. La Via Lattea ha circa 160 ammassi globulari (per lo più situati nel suo alone), mentre le galassie ellittiche giganti possono averne molte migliaia.

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Un ammasso di stelle di colori diversi. Le stelle sono fortemente concentrate al centro dell'immagine.

Stelle in ammassi globulari vicino al cuore della Via Lattea

Didascalia: Questa immagine del telescopio spaziale Hubble presenta uno scorcio dell'interno dell'ammasso globulare Terzan 9, composto da milioni di stelle e situato vicino al cuore della nostra Via Lattea. Questo ammasso globulare si trova all'interno del rigonfiamento galattico centrale in mezzo alla polvere interstellare, che oscura la luce di questi ammassi di stelle. Questa immagine è una combinazione di luce nelle bande visibile e infrarossa dello spettro elettromagnetico. La rappresentazione a lunghezze d'onda multiple del colore e della luminosità delle stelle contribuisce a stabilire la loro età e, di conseguenza, l'età dell'ammasso stellare madre.
Crediti: ESA/Hubble & NASA, R. Cohen link ai crediti

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Lo Scorpione appare come una lettera T unita a una lettera J. L'eclittica corre da ESE a WNW e taglia un braccio della T

Mappa della costellazione dello Scorpione

Didascalia: La costellazione dello Scorpius (spesso chiamato comunemente Scorpione) con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Lo Scorpione è circondato da (in senso orario dall'alto) Ofiuco, Testa di Serpente, Bilancia, Lupo, Norma, Ara, Corona Australe e Sagittario. La stella più luminosa dello Scorpione, Antares, appare nel cuore della costellazione con la famosa coda di Scorpione a sud-est (in basso a sinistra). Lo Scorpione si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole trascorre solo un breve periodo di tempo a fine novembre in Scorpione. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Scorpione. Scorpione si trova a sud dell'equatore celeste. L'intera costellazione non è visibile dalle regioni più artiche del mondo e alcune parti di Scorpione sono oscurate per gli osservatori delle regioni settentrionali dell'Asia, dell'Europa e del Nord America. Scorpione è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. I cerchi gialli indicano le posizioni degli ammassi aperti M6, M7 e NGC 6231, mentre i cerchi gialli con il segno più sovrapposto indicano gli ammassi globulari M4 e M80. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Il cerchio intorno ad Antares indica che si tratta di una stella variabile. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo. La linea blu segna l'eclittica, il percorso che il Sole sembra compiere attraverso il cielo nel corso di un anno.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Sagittarius is shaped like a teapot pouring tea south west. The ecliptic runs WSW to ENE at the top of the constellation

Sagittarius Constellation Map

Didascalia: The constellation Sagittarius along with its bright stars and surrounding constellations. Sagittarius is surrounded by (going clockwise from the top) Aquila, Scutum, Serpens Cauda, Ophiuchus, Scorpius, Corona Australis, Telescopium, Microscopium and Capricornus. The brighter stars in Sagittarius form a distinctive teapot shape. Sagittarius lies on the ecliptic (shown here as a blue line), this is the path the Sun appears to take across the sky over the course of a year. The Sun is in Sagittarius from mid December to mid January. The other planets of the Solar System can often be found in Sagittarius. Sagittarius lies south of the celestial equator. The famous teapot asterism is visible for all but the most arctic regions of the world but the most southerly parts of the constellation are not visible in northern parts of Asia, Europe and North America. Sagittarius is most visible in the evenings in the northern hemisphere summer and southern hemisphere winter. The supermassive black hole Sagittarius A* which lies at the center of our Milky Way Galaxy is sits on the western (here right-hand) edge of Sagittarius. Due to it covering an area at the center of our Galaxy, Sagittarius is home to many star clusters including open clusters (marked here with yellow circles) and globular clusters (marked here with yellow circles with + signs superimposed on them). Three nebulae are also marked here with green squares. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by IAU/Sky & Telescope

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Il Capricorno appare come un triangolo isoscele rivolto verso il basso. L'eclittica attraversa il centro da WSW a ENE.

Mappa della costellazione del Capricorno

Didascalia: La costellazione del Capricorno (comunemente chiamata Capricorno) con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Capricorno è circondato da (in senso orario dall'alto) Acquario, Aquila, Sagittario, Microscopio e Piscis Austrinus. Il Capricorno si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Capricorno da metà gennaio a metà febbraio. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso nel Capricorno. Il Capricorno si trova appena a sud dell'equatore celeste ed è visibile da tutti gli osservatori a sud del Circolo Polare Artico. Il Capricorno è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. A sud-est (in basso a sinistra in questo diagramma) della costellazione si trova l'ammasso globulare M30 (qui rappresentato come un cerchio giallo con un segno più sovrapposto). L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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L'Acquario appare come una serie disordinata di linee collegate tra loro. L'eclittica attraversa il suo centro da WSW a ENE.

Mappa della Costellazione dell'Acquario

Didascalia: La costellazione dell'Acquario con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Acquario è circondato da (in senso orario dall'alto) Pegaso, Equuleus, Aquila, Capricorno, Piscis Austrinus, Scultore, Balena e Pesci. L'Acquario si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Acquario da metà febbraio a metà marzo. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso in Acquario. L'Acquario si estende sull'equatore celeste ed è quindi visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto il pianeta Terra. Nelle regioni più artiche o antartiche del mondo, alcune parti della costellazione potrebbero non essere visibili. L'Acquario si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. I cerchi gialli con i simboli più sovrapposti indicano gli ammassi globulari M2 e M72. I cerchi verdi sovrapposti ai simboli più indicano le nebulose planetarie NGC 7293 (la Nebulosa Elica) e NGC 7002 (la Nebulosa Saturno). M73 (contrassegnato dal simbolo x) è un raggruppamento coincidente di stelle precedentemente classificato erroneamente come ammasso aperto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU ai Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Ofiuco appare come una figura acefala stilizzata

Mappa della costellazione dell'Ofiuco

Didascalia: La costellazione di Ofiuco con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Ofiuco è circondato da (in senso orario dall'alto): Ercole, Serpens Caput, Scorpius, Sagittarius e Serpens Cauda. L'Ofiuco non fa parte delle dodici costellazioni zodiacali tradizionali, ma si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), ovvero il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Ofiuco da fine novembre a metà dicembre. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Ofiuco. L'Ofiuco si estende sull'equatore celeste e quindi parte della costellazione è visibile su tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. Tuttavia, durante il periodo in cui è più visibile la sera (l'inverno dell'emisfero meridionale e l'estate dell'emisfero settentrionale), gran parte dell'Artico è in perenne luce diurna, rendendo impossibile vedere le stelle della costellazione. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali e temperate di entrambi gli emisferi. Poiché Ofiuco si trova vicino al centro galattico, contiene molti ammassi globulari come M9, M10, M12, M14, M19, M62 e M107. Questi sono contrassegnati da cerchi gialli con simboli più sovrapposti. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Ara appears as a quadrilateral in portrait with the right side shorter than the left

Ara Constellation Map

Didascalia: The constellation Ara along with its bright stars and surrounding constellations. Ara is surrounded by (going clockwise from the top): Scorpius, Norma, Triangulum Australe, Apus, Pavo, Telescopium and Corona Australis. Ara is a southern constellation that is visible from the entire southern hemisphere at some point in the year and is visible from equatorial with parts of the constellation visible from some temperate parts of the northern hemisphere. It is best viewed in the evening in the northern hemisphere summer and southern hemisphere winter. The globular clusters NGC 6352 and NGC 6397 lie in Ara. These are marked here with yellow circles with plus symbols superimposed on them. The open cluster NGC 6193 also lies in Ara, this is marked here with a yellow circle that is partially obscured by the dot marking the brightest member of the cluster which is visible to the naked eye under good conditions. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by IAU/Sky & Telescope

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Centaurus appare come un centauro con quattro gambe e due braccia rivolto verso sinistra (est). Alfa Centauri si trova in basso a sinistra/SE

Mappa della costellazione del Centauro

Didascalia: La costellazione del Centauro con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Centauro è circondato da (in senso orario dall'alto): Idra, Antlia, Vela, Carena, Musca, Croce, Compasso, Lupo e Bilancia. Il Centauro è una grande costellazione che si distingue soprattutto per la sua stella più luminosa, Alfa Centauri. Alfa Centauri è un sistema stellare triplo ed è il più vicino al Sistema Solare. A occhio nudo, le due componenti più luminose di Alfa Centauri appaiono come un'unica stella. La luce combinata di queste due stelle fa apparire Alfa Centauri come la terza stella più luminosa del cielo notturno. La terza componente del sistema di Alfa Centauri, Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, è troppo debole per essere vista a occhio nudo. Il Centauro è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile dall'emisfero meridionale in alcuni periodi dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale e alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni temperate del nord. La costellazione si osserva meglio di sera nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. L'ammasso globulare Omega Centauri, noto anche come NGC 5319, si trova nel Centauro. Abbastanza luminoso da poter essere visto a occhio nudo, questo ammasso è stato inizialmente designato come una stella della costellazione prima che se ne comprendesse la vera natura. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. Così come l'ammasso globulare NGC 5286. L'ammasso aperto NGC 3766 è contrassegnato da un cerchio giallo. NGC 5128, nota anche come Centaurus A, è la galassia attiva più vicina alla Terra. Il buco nero super massiccio nel cuore di questa galassia ha lanciato due enormi getti di materia che emettono in molte lunghezze d'onda diverse, tra cui raggi X e radio. NGC 5128 è contrassegnata da un'ellisse rossa, così come la galassia a spirale NGC 4945. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in alto a sinistra è l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Corona Australis has a sickle shape, curving upwards as we move from right to left

Corona Australis Constellation Map

Didascalia: The constellation Corona Australis with its brighter stars and surrounding constellations. Corona Australis is surrounded by (going clockwise from the top): Sagittarius, Scorpius, Ara and Telescopium. This constellation has relatively few bright stars. Corona Australis is a southern constellation and thus the whole constellation is visible in the southern hemisphere at some point in the year. The constellation can also be viewed from equatorial and some temperate regions of the northern hemisphere. The constellation is best viewed in the evening in the northern hemisphere summer and southern hemisphere winter. The globular cluster NGC 6541 lies in Corona Australis and is marked here with a yellow circle with a plus sign superimposed on it. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky. The blue line at the top right of the diagram marks the ecliptic.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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Cani da Caccia è rappresentato come una linea che va da sud-est a nord-ovest unendo le sue due stelle più luminose

Mappa della Costellazione dei Cani da Caccia

Didascalia: La costellazione dei Cani da Caccia con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Cani da Caccia è circondata da (in senso orario dall'alto): Orsa Maggiore, Chioma di Berenice e Boötes. Cani da Caccia è una costellazione boreale e quindi l'intera costellazione si può osservare in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, mentre alcune parti sono visibili dalle regioni temperate del sud. La costellazione si osserva meglio nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nel tardo autunno dell'emisfero meridionale. La famosa galassia a spirale comunemente nota come Galassia del Vortice (M51) si trova nei Cani da Caccia ed è qui contrassegnata da un'ellisse rossa. Altre galassie a spirale degne di nota nell'ammasso sono M63, M94, M106 e NGC 4631. Tutte sono contrassegnate da ellissi rosse. L'ammasso globulare M3 è contrassegnato da un cerchio giallo con un simbolo più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Delphinus looks like a diamond with an additional small line extending to the south

Delphinus Constellation Map

Didascalia: The constellation Delphinus with its brighter stars and surrounding constellations. Delphinus is surrounded by (going clockwise from the top): Vulpecula, Sagitta, Aquila, Aquarius, Equuleus and Pegasus. Delphinus is a relatively small constellation with few bright stars. Delphinus lies just north of the celestial equator and thus the whole constellation is visible at some point in the year to all but the most antarctic regions. The constellation is best viewed in the evenings in the early northern hemisphere autumn and early southern hemisphere spring. The globular cluster NGC 6934 lies in Dephinus. It is marked here with a yellow circle with a plus sign superimposed on it. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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