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Glossary term: Via Lattea

Description: La Via Lattea è la nostra galassia. È un insieme di circa 100-400 miliardi di stelle. Il nostro Sistema Solare si trova a circa 26.600 anni luce dal centro della Via Lattea. Nel cielo notturno possiamo vederla come una debole fascia che si estende attraverso il cielo con il suo centro nella costellazione del Sagittario. La Via Lattea è una galassia a spirale relativamente grande e la distribuzione delle stelle al suo interno si estende per circa 100.000 anni luce lungo il disco, con uno spessore di circa 1000 anni luce. Questo disco è circondato da un alone di stelle molto più rado. Oltre alle stelle, la Via Lattea è composta dal mezzo interstellare e dalla materia oscura. Mentre il mezzo interstellare è limitato per lo più al disco, l'alone di materia oscura circostante si estende a distanze molto maggiori. Il centro della Via Lattea ospita un buco nero supermassiccio che ha una massa pari a circa 4 milioni di volte quella del Sole.

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The OAE Multilingual Glossary is a project of the IAU Office of Astronomy for Education (OAE) in collaboration with the IAU Office of Astronomy Outreach (OAO). The terms and definitions were chosen, written and reviewed by a collective effort from the OAE, the OAE Centers and Nodes, the OAE National Astronomy Education Coordinators (NAECs) and other volunteers. You can find a full list of credits here. All glossary terms and their definitions are released under a Creative Commons CC BY-4.0 license and should be credited to "IAU OAE".

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La Via Lattea come scia luminosa sopra l'orizzonte. Sulla destra è visibile la tipica struttura a macchie chiare e scure.

Arco della Via Lattea sul deserto di Lut, Iran, di Amirreza Kamkar, Repubblica Islamica dell'Itan

Caption: Secondo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE 2021, categoria "Campi stellari estesi". Questa immagine panoramica dell'alba mostra la maestosa fascia della Via Lattea - la Galassia in cui ci troviamo - composta da alcune centinaia di miliardi di stelle e da varie altre strutture, la maggior parte delle quali non possono essere percepite dall'occhio umano, e talvolta neanche direttamente dai telescopi. La Via Lattea assume l'aspetto di una fascia perché si tratta di una galassia a forma di disco, e noi (Terra e Sistema Solare) ci troviamo al suo interno. Diverse culture e tradizioni in tutto il mondo hanno un proprio nome per la Via Lattea e i propri miti a riguardo. Le regioni scure visibili nella Via Lattea sono costituite da grandi, dense e fredde nebulose (nubi di polvere e gas), che oscurano la luce delle stelle della Galassia. Gli indigeni australiani associano diverse storie alle macchie scure della Via Lattea; una delle più importanti è quella dell'Emù nel cielo (chiamato Tchingal nella terra dei Wotjobaluk). All'interno e in prossimità della fascia della Via Lattea si trovano numerosi ammassi stellari, due dei quali sono molto conosciuti: M6 (l'Ammasso Farfalla) e M7 (l'Ammasso di Tolomeo). Il punto luminoso appena sopra l'orizzonte è il pianeta Venere (conosciuto dalle popolazioni Boorong dell'Australia aborigena come Chargee Gnowee, sorella maggiore del Sole). Il punto più luminoso dell'immagine, all'interno della fascia della Via Lattea, è il pianeta Giove (chiamato Ginabongbearp, il cacatua bianco dalla cresta di zolfo, dai Boorong). Il pianeta Saturno è il punto luminoso situato tra Giove e Venere, leggermente più vicino a quest'ultimo. Due costellazioni e un asterismo sono facilmente distinguibili nell'immagine: Aquila, Scorpione (Gancio di Maui) e Teiera (asterismo nel Sagittario). In questa immagine il centro della Via Lattea, la cui distanza dalla Terra è di circa 26.000 anni luce, si trova approssimativamente in alto a destra rispetto al beccuccio della Teiera. Il punto luminoso rosso-arancio alla destra di Giove è la stella supergigante rossa Antares, che fa parte della costellazione dello Scorpione (nota come Gancio di Maui nella cultura Māori e in quelle polinesiane). La differenza di colore delle stelle è il risultato della loro temperatura superficiale (le stelle di bassa temperatura sono più rosse, quelle di alta temperatura sono più blu).
Credit: Amirreza Kamkar/IAU OAU

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


Innumerevoli stelle riflesse sell'acqua, e qualche nuvola: le tre stelle della cintura di Orione spuntano sopra l'orizzonte.

Costellazioni dal mondo

Caption: Terzo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Time lapses of celestial patterns. Questo video copre un'enorme varietà di fenomeni del cielo notturno da diverse località - Islanda e Cina - ed è concepito come una rappresentazione teatrale, con protagonista Madre Natura stessa. Inizia con un cielo blu crepuscolare che si oscura e svela sul palcoscenico la notte stellata con qualche nuvola su un bellissimo paesaggio. Le impressionanti parti della Via Lattea meridionale tra Scorpius e Crux, con le stelle Alpha e Beta Centaurus, si vedono passare maestosamente. Le nuvole offuscano le stelle e ci permettono di riconoscere i loro colori ancora più chiaramente. Il primo atto presenta il cielo stellato nella cultura umana. Una scena mostra le Pleiadi che sorgono sulla cima di una collina, mentre un uomo si muove con una torcia elettrica in basso. Nel momento stesso in cui le Pleiadi sorgono dietro la collina, il raggio della torcia colpisce la telecamera. In questa straordinaria scena c'è un certo umorismo che fa riferimento al rapporto dell'uomo con il sorgere delle Pleiadi nella storia culturale. La scena successiva mostra il Grande Carro, l'Orsa Maggiore, come una tipica costellazione boreale, con un arco di aurora sotto di essa. L'aurora si evolve e si muove, ma non cambia in modo sostanziale. Nelle culture umane settentrionali, le aurore erano spesso interpretate come i fantasmi degli antenati, ma questo spettacolo non dedica tempo alle credenze umane, spostando invece lo sguardo verso sud nelle scene successive. Per prima cosa vediamo sorgere alcune stelle poco prima dell'alba. Il cono di luce zodiacale appare nei Gemelli/Toro e l'orizzonte diventa più luminoso. Nella scena successiva, a circa 1 minuto e 13 secondi, vediamo Orione tramontare sull'acqua, che fa da specchio alla scena celeste. Alcune nuvole che attraversano l'immagine dimostrano che i video sono stati girati davvero sul nostro bel pianeta e, dal momento che la spalla e il piede di Orione si vedono tramontare quasi contemporaneamente, questa sequenza deve essere stata catturata quasi all'equatore. In quest'area, le stelle luminose di Orione sembrano un'enorme farfalla, con la Cintura di Orione a formare il corpo e il quadrilatero di quattro stelle luminose interpretato come le ali. Come in un vero teatro, un sipario di aurora introduce il prossimo atto. Ecco quindi diverse stelle luminose in scene originali: gli asterismi cinesi della Coda (del Drago Azzurro), del Cestello della Mietitura e del Southern Dipper, che si vedono nelle moderne costellazioni dello Scorpione e del Sagittario. Ma anche la suggestiva forma della Corona Boreale, riconosciuta come asterismo da molte culture in tutto il mondo, alcuni pianeti, le stelle Vega e Deneb con le aree adiacenti, Altair, la Via Lattea e la caratteristica forma a W di Cassiopea, anch'essa asterismo per molte culture sulla Terra. Infine nella conclusione, altre due scene con un silenzioso cielo notturno
Credit: Stephanie Ye Ziyi/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


La Via Lattea si staglia all'orizzonte su un paesaggio con alberi, acqua e il lontano bagliore delle luci della città.

Il cielo notturno scorrevole

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Time lapses of celestial patterns. Questo time-lapse è stato ripreso dalla Slovacchia nell'agosto 2020. Fissando il movimento relativo del cielo alla rotazione della Terra in alcuni fotogrammi, possiamo sperimentare una prospettiva diversa come spettatori. La Via Lattea, la nostra galassia natale, è visibile in tutto il video. Gli oggetti luminosi vicino alla Via Lattea sono Giove e Saturno, vicini tra loro; Giove è il più luminoso dei due. Questo video mostra anche l'interazione di astronomi dilettanti che osservano lo sciame meteorico delle Perseidi con i loro telescopi puntati verso il cielo. Un aspetto spiacevole dell'arte dell'osservazione astronomica è che le nuvole possono improvvisamente coprire l'intero cielo. La nebbia si verifica soprattutto a causa della maggiore umidità dopo la pioggia. La maggior parte delle scie luminose nel cielo sono prodotte dai satelliti, ma alcune di esse, che appaiono solo molto brevemente e in modo poco evidente, sono meteore, dato che il video è stato girato intorno al picco della pioggia di meteore Perseidi.
Credit: Robert Barsa/IAU OAE

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Su un gruppo di piccole cupole di telescopi la Via Lattea si staglia all'orizzonte. Due bolle sfocate sono sulla destra

Notti cilene

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Time lapses of celestial patterns. Ripreso nel dicembre 2020, questo time-lapse mostra il cielo di San Pedro de Atacama, in Cile, nell'emisfero meridionale. Nel primo fotogramma possiamo vedere la nostra galassia natale, la Via Lattea, così come la Grande e la Piccola Nube di Magellano, due galassie satelliti che orbitano attorno alla Via Lattea. Nella parte inferiore dell'immagine sono visibili le stelle luminose Rigil Kentaurus e Hadar (note anche come Alfa e Beta Centauri), entrambe nella costellazione del Centauro. Poco sopra, si nota anche la piccola costellazione della Crux, visibile dai paralleli dei tropici settentrionali verso sud. È importante per la navigazione perché il suo asse maggiore indica la direzione del polo sud celeste. La luminosa stella biancastra nella parte superiore dell'immagine e a destra della Galassia è Canopo, una delle stelle più luminose del cielo notturno, situata nella costellazione di Carina. Canopo è la seconda stella più luminosa del cielo, mentre Rigil Kentaurus è la terza. In alcuni dei fotogrammi successivi, Orione, il grande cacciatore, appare chiaramente con le sue stelle luminose e il suo caratteristico asterismo, la cintura, composta da tre stelle luminose allineate. Poiché questo video è stato ripreso dall'emisfero meridionale, l'eroe greco dell'emisfero settentrionale sembra eseguire una verticale. Possiamo anche vedere i pianeti Giove e Saturno in stretta congiunzione, nel significativo fascio di luce zodiacale che scende sotto l'orizzonte. In alcuni fotogrammi lampeggiano anche alcune meteore, una delle quali con una scia che si sviluppa a lungo. L'oggetto molto luminoso che emerge da dietro i vulcani delle Ande, creando ombre spettacolari e raggi crepuscolari, è la Luna. Nell'ultimo fotogramma vediamo la Luna accanto a Saturno e Giove.
Credit: Robert Barsa/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


La Via Lattea si staglia su sette statue di pietra silenziosamente vigili

Cielo del Sud

Caption: Primo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Riprese temporizzate di modelli celesti. Questo video è una raccolta di diverse registrazioni effettuate in varie occasioni nel giugno 2019, sia sull'Isola di Pasqua che nel deserto di Atacama in Cile. Inizia con un'impressionante apertura di nuvole che sembrano emergere dietro le famose statue dell'Isola di Pasqua e muoversi direttamente in avanti verso l'osservatore. Evoca l'impressione che le potenti divinità mandino le nuvole a coprire il cielo notturno. Nelle due scene successive, vediamo paesaggi con una suggestiva Via Lattea che gira sopra le nostre teste, ma questa scena tranquilla è continuamente interrotta da satelliti frettolosi o - in una delle scene - persino dalle luci delle auto a terra. Il film illustra sia la maestosità del cielo che la perturbazione della natura per influenza umana. Poi c'è un'altra scena con un passaggio di nuvole da sinistra a destra. Le nuvole terrestri passano sotto le nuvole di stelle che formano la Via Lattea. L'ultima scena mostra un disegno di stelle immobili e indisturbate che sembra un volo su una fotografia ingrandita e mostra come non siamo abituati a sperimentare la quiete e il silenzio della natura.
Credit: Jianfeng Dai/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


La Croce del Sud forma un aquilone davanti alle macchie chiare e scure della Via Lattea.

Cen-Lup-Cru-Panorama: Centauro che trasporta la bestia e cavalca lungo la Via Lattea

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di schemi celesti. Questa immagine è stata scattata nel febbraio 2020 nella regione di Coquimbo, lungo la costa settentrionale del Cile. Si tratta di uno dei luoghi migliori sulla Terra per le osservazioni astronomiche, grazie ai suoi cieli limpidi, alla mancanza di inquinamento luminoso e all'assenza di precipitazioni, poiché si trova vicino al deserto di Atacama, uno dei luoghi più aridi del nostro pianeta. Non è un caso che molti dei più moderni osservatori professionali si trovino qui. L'immagine mostra le principali costellazioni visibili alle latitudini meridionali, che assumono un ricco significato culturale per diversi gruppi indigeni del sud del mondo. Nella parte inferiore dell'immagine, verso destra, spicca la Croce del Sud. La stella arancione in cima alla Croce del Sud è chiamata Gacrux (gamma crux). Gli abitanti del Cile celebrano l'inizio dell'inverno all'inizio di maggio, quando la costellazione della Croce del Sud è alta nel cielo; per loro è un simbolo dell'inizio della stagione fredda. Per la festa della Cruz de Mayo (la Grande Croce), mettono delle candele accanto alle croci nei loro villaggi quando la costellazione della Croce del Sud è alta. Come nel cristianesimo, le quattro estremità (stelle) della croce simboleggiano le virtù cardinali. Per alcuni indigeni cileni, rappresentano i principi culturali fondamentali: forza, reciprocità, saggezza e spiritualità. A differenza delle costellazioni moderne, che sono composizioni di più stelle, le popolazioni indigene associano talvolta delle storie a singole stelle. Nel caso della Croce del Sud, ad esempio, i popoli australiani Boorong, Djab Wurrung e Jardwadjali si riferiscono alla stella Gacrux come a Bunya (l'opossum dalla coda ad anelli). Dalla Croce del Sud a sinistra dell'immagine ci sono due stelle luminose, chiamate stelle puntatrici (in quanto indicano la Croce del Sud). I popoli Djab Wurrung e Jardwadjali si riferiscono alle stelle puntatrici come ai fratelli Bram-bram-bult, che cacciarono e uccisero il gigante Emu Tchingal. Alpha Centauri, la più luminosa e la più bianca delle due stelle puntamentatrici, è la stella più vicina al Sole che possiamo vedere con i nostri occhi, situata a poco più di quattro anni luce di distanza. In basso a sinistra rispetto alla Croce del Sud si trova una nebulosa scura, che gli indigeni australiani considerano la testa dell'Emu Tchnigal (la nebulosa Sacco di Carbone). Le stelle puntatrici si trovano sul collo dell'Emu. L'immagine mostra anche altre due costellazioni IAU, Centaurus (il Centauro) e Lupus (il Lupo), e le regioni HII della Nebulosa Eta Carina (in rosa).
Credit: Uwe Reichert/IAU OAE

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Al di sopra di grossi alberi  la Via Lattea, circondata da diversi oggetti luminosi, è tagliata da un'ampia linea scura.

La Via Lattea sul viale dei Baobab

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di schemi celesti. Questa immagine, scattata dal Viale dei Baobab, Morondava, Madagascar, nel luglio 2017, mostra la maestosa fascia della Via Lattea, la nostra galassia, insieme a una ricca collezione di costellazioni e asterismi: Crux, Centaurus, Scorpius, Sagittarius e l'asterismo Teapot. Verso la parte inferiore sinistra dell'immagine possiamo vedere la Croce del Sud e le stelle puntatrici Alfa (la più luminosa delle due) e Beta Centauri, che aiutano a distinguerla da configurazioni simili. Alcune culture africane associano la Croce del Sud a una giraffa, mentre altre associano le costellazioni a un branco di leoni o addirittura all'Albero della Vita. Antares, la stella più luminosa della costellazione dello Scorpius, è la stella rosso-arancio che si trova sopra l'albero centrale di baobab. Per i Pokomo del Kenya sud-occidentale, in Africa, la Via Lattea è associata al fumo emanato da un falò acceso da antiche popolazioni. I vari popoli del Sudafrica, invece, hanno racconti stellari diversi; i Khoikhoi della regione intorno a Città del Capo spiegano i colori delle stelle rosse e bianche come radici rosse e bianche arrostite sul fuoco e lanciate verso il cielo insieme alle ceneri del fuoco. Gli Xhosa, che vivono più a est, considerano la Via Lattea come le setole sollevate di un enorme cane arrabbiato, mentre gli Zulu, che vivono vicino a Johannesburg, la interpretano come un flusso di lance dei loro guerrieri più forti. Le popolazioni polinesiane, abili navigatori e marinai, vedono la costellazione dello Scorpius come un amo da pesca e si riferiscono ad essa come all'amo da pesca del semidio Maui. Per i Djab Wurrung e i Jardwadjali, la Croce del Sud fa parte di una storia del sogno che coinvolge Tchingal, i fratelli Bram-bram-bult (le stelle puntatrici), la loro madre Druk (Delta Crux) e Bunya, il cacciatore che si trasforma in opossum (Gacrux, stella rossa in cima alla Croce del Sud). In questa immagine sono visibili i pianeti Saturno (il punto luminoso sopra Antares) e Giove (il punto luminoso in basso a destra dell'immagine, vicino al tronco dell'albero di baobab). Le culture indigene hanno diverse storie associate ai pianeti, ad esempio i Kamilaroi e i Wailan associano Saturno al wunygal, un piccolo uccello. I Boorong del Victoria occidentale associano Giove a Ginabongbearp, il capo degli spiriti antichi (Nurrumbunguttias), che assume la forma totemica del cacatua bianco dal ciuffo giallo.
Credit: Amirreza Kamkar/IAU OAU

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


La Via Lattea si staglia su un ponte su una costa scoscesa. In alto a destra  la stella Antares,  rosso intenso e brillante.

Lungo la strada

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di schemi celesti. Questa immagine mostra la Via Lattea che attraversa il cielo sopra lo storico Bixby Bridge a Big Sur, una regione montuosa della California, USA, nel maggio 2021. La stella direttamente sopra la riva è Antares, una supergigante rossa nel cuore dello Scorpione. Alla sua sinistra, le nubi della Via Lattea sembrano emergere dallo stesso punto dell'orizzonte, come anche la terra rocciosa. Sopra la terra, sotto la Via Lattea nel quarto sinistro dell'immagine, si trova un'altra stella luminosa, Altair, la stella principale dell'Aquila. Lo scorpione è considerato un animale pericoloso, per cui gli uomini-scorpione (ibridi uomo-scorpione) sorvegliavano la porta dell'Oltretomba nelle antiche storie babilonesi, come riportato nella saga di Gilgamesh. L'aquila, invece, compare nella saga babilonese del re Etana, che viene portato in cielo da un'aquila e descrive il mondo che vede sotto di sé mentre sale sempre più in alto. Entrambi gli eroi, Gilgamesh ed Etana, sono alla ricerca dell'"erba della vita", ma l'uno scendendo, l'altro viaggiando verso l'alto. Gilgamesh vuole recuperare l'amico Enkidu morto e diventare lui stesso immortale, mentre Etana cerca l'erba per aiutare la moglie a rimanere incinta. Lo scorpione e l'aquila sono gli animali che sostengono questi eroi nella loro ricerca, che alla fine non ha successo. Gilgamesh alla fine impara che gli uomini possono diventare immortali solo grazie alle loro buone azioni per l'umanità. L'aquila era riconosciuta anche nella cultura greca, ma fu solo in epoca romana che divenne messaggera delle anime morte, trasportandole verso le stelle eterne. Fu allora che Tolomeo creò una costellazione per rappresentare l'anima di Antinoo sotto l'Aquila classica. Questo giovane amico e consulente dell'imperatore romano Adriano annegò nel Nilo solo sette anni prima del completamento dell'Almagesto e l'intero impero romano osservò uno stato di lutto nazionale. La Via Lattea è vista come un "sentiero delle anime" da molte culture, ma non nella cultura babilonese. Tuttavia, nella filosofia greco-romana, le parti bianche e luminose tra Antares e Altair, all'intersezione tra la Via Lattea e lo Zodiaco, hanno un significato preciso: Platone, Macrobio e altri filosofi la chiamano "la X nel cielo", e probabilmente era considerata la seconda Porta Celeste (la prima era quella formata dalle Iadi e dalle Pleiadi). Questi percorsi e porte celesti, raffigurati sopra un gigantesco ponte nel paesaggio e in un luogo dove i regni della terra e dell'oceano si incontrano, rendono la fotografia incredibilmente carica. Inoltre, le nuvole scure della Via Lattea formano una delle due grandi costellazioni scure dei coccodrilli, secondo l'interpretazione di alcuni abitanti dell'Australia meridionale.
Credit: Marcin Zajac/IAU OAE

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La Via Lattea si inarca su una prateria africana. Il suo bagliore diffuso è interrotto da un flusso di macchie scure.

Arco della Via Lattea sul Parco Nazionale di Amboseli

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Questa immagine è stata scattata nel luglio 2016 dal Parco Nazionale Amboseli in Kenya, situato vicino all'equatore. Nella mitologia egizia dell'Africa settentrionale, la Via Lattea era associata a un fiume navigato da dei e anime. Gli Zulu, in Sudafrica, interpretano questo disegno di nuvole scure e luminose di stelle come un animale dalla pelle bianca e nera, mentre i Khoikhoi e i San sudafricani la considerano "la strada delle stelle". In diverse culture sudafricane, l'arco della Via Lattea è un percorso verso il cielo formato da una dea madre, secondo un mito della creazione sudafricano adottato nel XIX secolo dalle prime ricerche etnologiche, ma oggi scomparso. Al centro-destra dell'immagine si trova la stella rossa Antares, nella moderna costellazione dello Scorpione, mentre in alto a sinistra si trova la stella bianca Vega, considerata uno stambecco maschio dalle popolazioni intorno a Città del Capo. Gli indigeni australiani hanno molti nomi per la Via Lattea. Gli Yolnu della Terra di Arnhem, nel Territorio del Nord dell'Australia, chiamano la Via Lattea Milnguya, il fiume del cielo. Uno dei motivi più evidenti di questa immagine è associato al contrasto tra le regioni chiare e scure della Via Lattea. Queste regioni scure sono nubi dense e fredde di polvere e gas interstellare, che bloccano la luce delle stelle dietro di loro. Uno dei modelli più evidenti è quello dell'Emù Celeste, chiamato Tchingal da diverse popolazioni indigene dell'Australia meridionale. La testa e il becco dell'emù (la nebulosa Coalsack) si trovano in basso a sinistra della Croce del Sud (visibile all'estrema destra dell'immagine), mentre il corpo e le zampe si estendono verso sinistra. Altri gruppi indigeni associano le regioni scure a grotte o corsi d'acqua. L'orientamento dell'emù nel corso dell'anno fornisce importanti indizi su quando è il momento di raccogliere le uova di emù e quando le uova si schiudono. In alcuni mesi, quando queste nuvole della Via Lattea sono vicine all'orizzonte, non vengono considerate affatto emu, ma due coccodrilli striscianti. La figura moderna della scura Nebulosa della Pipa è chiaramente visibile sopra il centro della Galassia; il fumo di questa pipa raggiunge la colorata regione di Rho Ophiuchi accanto ad Antares nello Scorpione, la stella rosso-arancio appena sopra la Via Lattea. I Boorong chiamano Antares Djuit, il pappagallo dalla gobba rossa, mentre i Kokatha del deserto occidentale la chiamano Kogolongo, il cacatua nero dalla coda rossa. Inoltre, si possono osservare alcune costellazioni di rilievo: Cigno, Aquila, Lira, Scorpione, Sagittarii, Croce e Centauro. Le stelle puntatrici, Alfa e Beta Centauri, sono occasionalmente interpretate come gli occhi della bestia in alcune tradizioni sudafricane.
Credit: Amirreza Kamkar/IAU OAU

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La curva della Via Lattea su strada. In basso a sinistra, due stelle luminose creano una linea verso  una forma di aquilone

Le stelle più luminose del cielo

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Scattata nel marzo 2016 a Bromo-Tengger-Semeru, sull'isola di Giava, in Indonesia, questa immagine mostra l'arco della Via Lattea e molte costellazioni di rilievo, comprese molte delle stelle più luminose del cielo notturno. Nell'angolo in basso a sinistra, vediamo Rigil Kentaurus e Hadar, la prima più in basso e l'altra più in alto, entrambi situati nella grande costellazione del Centauro. Come puntatori indicano Crux, la Croce del Sud, il cui asse lungo punta verso il polo sud, che si trova all'incirca all'orizzonte perché l'isola di Giava è quasi all'equatore. Crux è quasi interamente oscurata dalle nuvole e nella fotografia sono visibili solo le quattro stelle luminose. Al contrario, invece, l'asterismo della Falsa Croce (composto dalle stelle di Argo, La Nave) è chiaramente visibile un po' più in alto nella Via Lattea. La macchia rosata tra la Vera e la Falsa Croce è la Nebulosa Carina, situata a circa 8500 anni luce dalla Terra, nella costellazione di Carina, e invisibile a occhio nudo. In Carina si trova anche Canopo, la seconda stella più luminosa del cielo notturno, visibile appena sotto la Galassia e sopra la strada a terra. Ancora più luminosa è Sirio, la stella più brillante del cielo notturno. Sirio si trova nella costellazione del Canis Major, il Cane Maggiore, uno dei cani che seguono Orione, il Cacciatore, che è raffigurato nella metà destra di questa immagine, appena sopra le nuvole all'orizzonte. La Cintura di Orione, composta da tre stelle luminose, punta su Sirio in alto a sinistra e su Aldebaran in basso a destra, appena sopra l'orizzonte. Orione contiene alcune delle stelle più luminose del cielo, che la rendono la costellazione più colorata. Rigel, la stella luminosa bluastra sotto la Galassia verso destra, e Betelgeuse, la stella luminosa rossastra più in alto e a destra di Rigel. Tra di esse si trovano le tre stelle che compongono la Cintura di Orione, un famoso asterismo. Proprio accanto alla cintura si trova la Grande Nebulosa di Orione, una regione di formazione stellare il cui centro luminoso è visibile a occhio nudo e anche in questa immagine. Sopra Betelgeuse, ma sul lato opposto della Galassia, si trova la luminosa stella Procione, il cui nome significa letteralmente "Prima del cane". Mitologicamente è spesso considerata un piccolo asterismo a una stella che accompagna Orione, trasformato nella moderna costellazione del Canis Minor. Nell'angolo in alto a destra è facilmente riconoscibile l'ammasso stellare dell'Alveare nella costellazione del Cancro. Sotto di esso, troviamo la costellazione dei Gemelli con le stelle Polluce e Castore, che non sono evidenti in questa immagine. Al contrario, la luminosa stella bianca Capella nella costellazione dell'Auriga, brilla attraverso le nuvole al margine centrale destro dell'immagine. Lungo la strada è visibile un certo inquinamento luminoso.
Credit: Giorgia Hofer/IAU OAE

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Una foto a tutto cielo della Via Lattea come un fiume diffuso di luce, interrotto da una banda centrale di macchie scure.

La Via Lattea attraverso lo Zenit

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Questa immagine a tutto cielo mostra la nostra galassia, la Via Lattea, che attraversa lo zenit, il punto appena sopra l'osservatore, vista da Nagano, in Giappone, nel maggio 2019. Queste immagini dell'intero cielo possono essere scattate con un obiettivo fish-eye o con uno specchio convesso a terra, che mostrerebbe anche il fotografo. In questa immagine sono visibili alcune delle stelle più luminose del cielo notturno e due dei pianeti giganti del nostro Sistema Solare: Giove, il punto più luminoso nella parte inferiore di questa immagine, e Saturno, un altro punto luminoso proprio sul lato opposto della Galassia, in basso e vicino all'orizzonte. Direttamente a destra della Via Lattea e sotto Giove, possiamo individuare la stella rossa brillante Antares, la stella primaria dell'asterismo giapponese del Cuore. Le costellazioni giapponesi derivano dalle antiche costellazioni cinesi, che sono state adottate con modifiche minime o nulle. In questa tradizione, Il Cuore è il cuore del "Drago Azzurro", una super-costellazione che rappresenta la primavera. Nelle tradizioni babilonese e greco-romana, questa zona è considerata il cuore dello Scorpione. Nella religione babilonese, la stella è associata a Lisi, il figlio della dea madre, ma nella mitologia greca è collegata al pianeta Marte, per via del suo colore. Il colore rossastro ha portato anche al nome cinese della "Stella di fuoco". Sappiamo che questo colore è dovuto alla sua temperatura relativamente fredda. Passando da Antares alla destra dell'immagine, troviamo le zone più settentrionali del cielo. La stella luminosa in basso a destra dell'immagine, vicino all'orizzonte, è Arturo, situata nella moderna costellazione di Boote. Mentre Antares e l'area circostante sono considerati il cuore del Drago Azzurro, Arturo e Spica (sotto l'orizzonte) sono due asterismi a stella singola che formano il suo enorme corno. Puntando verso di esso dall'alto, al margine destro dell'orizzonte dell'immagine, possiamo vedere il manico del Grande Carro, che fa parte della costellazione dell'Orsa Maggiore. Il punto luminoso a destra della galassia e appena sopra il centro dell'immagine è Vega, situata nella moderna costellazione della Lira. Estendendo una linea verso l'altro lato della galassia e un po' più in basso nell'immagine possiamo trovare Altair, nella costellazione dell'Aquila. Da questo punto si estende un'altra linea fino a Deneb, la stella più luminosa della costellazione del Cigno, anch'essa un po' più in alto nell'immagine e completamente sommersa dalla Via Lattea. Queste tre stelle luminose costituiscono l'asterismo noto come Triangolo estivo nell'emisfero settentrionale.
Credit: Ohnishi Kouji/IAU OAE

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Davanti alla curva della Via Lattea troviamo  Orione a forma di clessidra e il luminoso ammasso stellare delle Pleiadi.

Calda notte invernale sulla regione di Spiš

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Questa immagine, scattata in Slovacchia nel gennaio 2022, mostra regioni della Via Lattea e una ricca varietà di costellazioni. Le costellazioni estive dell'emisfero settentrionale sono molto basse nel cielo, in basso a destra. Le stelle luminose del Cigno e della Lira brillano attraverso le luci artificiali all'orizzonte. La vasta gamma di costellazioni settentrionali invernali e autunnali, con molte stelle luminose, è associata a diverse culture. Per i Lakota del Nord America la cintura della costellazione di Orione rappresenta la spina dorsale di un bisonte ("Tayamnicankh"). Orione, il cacciatore della mitologia greca, è talvolta descritto mentre insegue le sette sorelle, le Pleiadi. Gli arabi trasformarono questa visione considerando la seguace delle Pleiadi solo una stella anziché una costellazione. Aldebaran, la stella nell'occhio destro del Toro, deriva da questa interpretazione, perché il nome Aldebaran deriva da al-dabaran, la seguace. In basso a destra, all'orizzonte, si può vedere il lattiginoso cono di luce zodiacale che si estende dalla costellazione dei Pesci attraverso l'Ariete, fino quasi a raggiungere le Pleiadi, indicando il percorso dei pianeti e della Luna in quest'area. Le Pleiadi e le Iadi formano insieme una porta su questo percorso, dove i corpi celesti passano occasionalmente prima di entrare nella Via Lattea. I pianeti erano considerati pecore nell'antica Babilonia e la moderna costellazione di Orione era considerata il "Vero Pastore" del cielo, con il suo strumento da pastore che raggiungeva l'eclittica. Nella tradizione romana, la stella bianca e luminosa che sovrasta le Pleiadi e la Via Lattea è chiamata Capella, che può essere fatta risalire a una costellazione egizia presente in quest'area. Sopra la chioma degli alberi, nella parte centrale destra dell'immagine, vediamo il quadrato autunnale, la Galassia di Andromeda e il motivo a W di Cassiopea. A sinistra di questo gruppo, nella parte centrale della Via Lattea visibile, si trova la costellazione di Perseo, mentre Cefeo nell'area scura sopra Cassiopea completa la famiglia celeste. La saga di Andromeda è una storia greca proveniente dall'area che oggi si chiama Israele e affonda le sue radici nelle tradizioni siriane. Il luogo in cui si trova Andromeda era considerato dagli antichi babilonesi come il luogo della dea dell'amore sessuale, e dai siriani come il luogo della dea della fertilità. Secondo la saga, Andromeda fu incatenata a una roccia sulla costa di Jaffa (Tel Aviv) per proteggere la sua terra da un mostro marino. Il nome dell'eroe che la salvò è Perseo, che probabilmente significa "dalla Persia" (l'odierno Iran). Nella valle si notano le luci delle città. La luce gialla sopra l'orizzonte indica le città più grandi, che si distinguono per l'inquinamento luminoso.
Credit: Robert Barsa/IAU OAE

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Diverse cupole di osservatori sulla cima di una montagna con la Via Lattea alle spalle.

Osservatorio del Teide

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Scattata nel maggio 2022 nel Parco Nazionale del Teide a Tenerife, in Spagna, questa immagine mostra l'arco della galassia della Via Lattea che attraversa il cielo, accompagnato da importanti costellazioni sopra i telescopi professionali situati sulle montagne dell'isola. Mentre i telescopi e le persone che vi lavorano possono ignorare le costellazioni, il fotografo è riuscito a catturare la Via Lattea in modo tale da farla quasi coincidere con la forma della montagna. La stella luminosa in alto a sinistra dell'immagine è Vega, una delle stelle più luminose del cielo notturno, situata nella piccola costellazione della Lira. Essendo una stella bianca, è la stella standard che gli astrofisici utilizzano per definire la scala dei colori. Essendo anche una stella relativamente vicina, distante solo circa 25 anni luce, e con un nome relativamente semplice, compare spesso nella fantascienza moderna, ad esempio nel famoso romanzo di Carl Sagan "Contact", che è stato girato nel 1997 con Jodie Foster nel ruolo di una radioastronoma. La stella luminosa che si vede sotto la galassia e nella metà sinistra dell'immagine è Altair, anch'essa una delle stelle più luminose del cielo notturno, situata nella costellazione dell'Aquila. Insieme a Deneb - una stella della costellazione di Cygnus (il Cigno) che non è visibile in questa immagine - Altair e Vega formano il Triangolo estivo, un asterismo caratteristico dell'astronomia popolare dell'emisfero settentrionale, dove si trovano questi telescopi. Sul lato destro dell'immagine è visibile la costellazione dello Scorpione. Questa è facilmente identificabile per la sua stella più luminosa, Antares, la stella rossastra nel cuore dello Scorpione. Sotto di essa si trovano l'intero corpo e la coda dello Scorpione e al di sopra la testa celeste dello Scorpione è rappresentata da tre stelle luminose di colore bluastro. Sotto la coda e sopra l'orizzonte, la costellazione dell'Ara, l'Altare, è semi-visibile, ma come tutte le stelle del Sagittario nella Via Lattea e quelle molto più deboli di Ercole e Ofiuco sopra di essa, tali costellazioni sono più difficili da individuare in questa fotografia piena di stelle. La testa dell'Ofiuco è la stella relativamente luminosa al centro tra Vega e Antares. Oltre alle enormi dimensioni di questa costellazione, è importante anche perché è la tredicesima dello Zodiaco e il Sole trascorre circa tre settimane in Ofiuco, dopo soli cinque giorni in Scorpione. Inoltre, Ofiuco rappresenta il modello del migliore medico mitologico del mondo, chiamato Asclepio nella mitologia greca, ed Esculapio in latino. La sua costellazione elogia tutte le persone che svolgono professioni mediche, compresi infermieri, farmacisti e medici.
Credit: Curd-Christian Tengeler/IAU OAU

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Dietro un paesaggio frastagliato e boscoso, la Via Lattea appare come due flussi di luce giallo-ocra rotti da macchie scure.

Costa dell'Oregon

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti:. Questa immagine mostra la Via Lattea, la nostra galassia natale, sopra l'Oregon, negli Stati Uniti, vista nel luglio 2021. Si tratta ovviamente di una composizione, perché le stelle non si riflettono nell'acqua. Tuttavia, è ben composta per suggerire una somiglianza tra il flusso d'acqua sulla Terra e il flusso (riflesso) di stelle nel cielo. La Via Lattea domina chiaramente il cielo in questa immagine. Come elemento di spicco del cielo, la Via Lattea è stata associata alle religioni e alle mitologie di molte culture. L'associazione più nota è quella del folklore greco, che la "spiega" come un flusso di latte divino della potente dea madre Era, il cui marito, il dio Zeus, si comportava spesso male (come in questo caso, causando questo incidente). La mitologia greca, invece, lo considerava il percorso delle anime, mentre la scienza greca antica proponeva diverse spiegazioni scientifiche, tutte rivelatesi false. Anche gli Ojibwe del Nord America, che vivono a est dell'Oregon, dove è stata scattata questa fotografia, considerano la Via Lattea un sentiero per gli spiriti e un fiume di anime. Osservando il primo piano dell'immagine, questa credenza è ancora più comprensibile: sembra che i fiumi della Terra e del cielo si fondano all'orizzonte. L'elemento di spicco al centro dell'immagine è la regione scura chiamata Nebulosa della Pipa nella Via Lattea. Il fumo di questa pipa va verso destra e termina quasi in cima a un albero, dove troviamo la stella arancione Antares nel cuore dello Scorpione. Al centro dell'immagine, al di sotto della Pipa, c'è un'enorme area scura nella Via Lattea con due macchie rosse prominenti. Queste macchie sono nubi di idrogeno chiamate Zampa di Gatto e Laguna, ma in questa immagine sembrano gli occhi rossi di Manitou, il Grande Spirito dei nativi americani irochesi. La costellazione del Sagittario in quest'area non è riconoscibile perché l'immagine della Via Lattea è altamente elaborata per mostrare queste caratteristiche scure, invisibili ad occhio nudo.
Credit: Marcin Zajac/IAU OAE

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La Via Lattea su un paesaggio nuvoloso. Un triangolo di oggetti luminosi è visibile sulla sinistra della foto.

Via Lattea equatoriale

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti: Via Lattea equatoriale Scattata a Bromo-Tengger-Semeru, sull'isola di Giava, in Indonesia, nel marzo 2016, questa immagine cattura regioni della Via Lattea meridionale e, al suo margine sinistro, i due pianeti Marte e Saturno. Marte appare di colore arancione ed è simile alla stella Antares, il cui nome greco - anti Ares - fa riferimento a questo. Saturno è un po' più debole di Marte, ma é ben visibile tra le stelle di Ofiuco, sopra la Nebulosa della Pipa e forma un triangolo isoscele con Marte e Antares. Marte è in alto e Saturno è in basso in verticale. Visibili a occhio nudo, entrambi i pianeti hanno un significato in molte culture del mondo. Nella mitologia romana Marte è il dio della guerra e della fertilità, mentre Saturno è il dio della semina e dell'agricoltura. Anche il suo equivalente greco, il dio Crono, è considerato il reggente del completamento. Gli indigeni australiani, tra cui i Kamilaroi e i Wailan, associano Saturno al "wunygal", un piccolo uccello. Marte è chiamato Iherm-penh (qualcosa che brucia nelle fiamme) dagli Anmatyerre del deserto centrale, mentre i Kokatha del deserto occidentale associano Marte e la stella Anatres al cacatua nero dalla coda rossa (Kogolongo). Al centro di questa fotografia sono chiaramente riconoscibili le costellazioni meridionali più famose: la Croce del Sud (Crux), le stelle puntatrici Alfa e Beta Centauri, la scura Nebulosa Sacco di Carbone e la Nebulosa rossa Eta Carinae, non visibile a occhio nudo, ma ben visibile nelle fotografie moderne. Nel XIX secolo, la stella Eta Carinae è stata per qualche tempo la seconda stella più luminosa del cielo, ma poiché varia in modo irregolare, negli ultimi decenni è stata difficilmente riconoscibile e la sua visibilità futura è imprevedibile. Il Triangolo Australe è visibile tra le stelle puntatrici e lo Scorpione, mentre nella costellazione del Centauro è ben visibile il luminoso ammasso stellare globulare Omega Centauri. Era considerata una "stella nebulosa" fin dall'antichità e, pertanto, è stata inserita nei cataloghi stellari per almeno 2000 anni. Solo nell'ultimo secolo gli astronomi hanno scoperto che gli ammassi stellari globulari si trovano nell'alone della nostra galassia e che questo è composto da circa 10 milioni di stelle. Le regioni scure della Via Lattea, che sono nubi fredde e dense di polvere e gas, formano la testa e il corpo dell'Emu Tchingal celeste. Insieme alla Croce del Sud e alle stelle puntatrici, compaiono nei racconti del Dreamtime di molti indigeni australiani. Una storia associata ai Djab Wurrung e al popolo Jardwadjali fa parte di un racconto della buona notte, che coinvolge Tchingal, i fratelli Bram-bram-bult (le stelle puntatrici), la loro madre Druk (Delta Crux) e Bunya il cacciatore, che si trasforma in un opossum (Gacrux, la stella rossa in cima alla Croce del Sud).
Credit: Giorgia Hofer/IAU OAE

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Luce diffusa della Via Lattea rotta da macchie scure. A destra, la stella rossa Antares forma la parte superiore di un gancio

Arco della Via Lattea su La Palma

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Questa immagine, che mostra la maestosa fascia della Via Lattea e una serie di motivi culturalmente significativi, è stata scattata nel maggio 2022 ad altissima quota dall'Osservatorio Roque de los Muchachos di La Palma, da cui si possono vedere le nuvole sottostanti. Alcuni tracciati stellari di rilievo includono lo Scorpione, il Sagittario, la Lira, il Cigno, l'Aquila, l'asterismo del Triangolo estivo e l'asterismo della Teiera. Poiché le Isole Canarie erano un punto di partenza per i marinai europei che esploravano il mondo, usiamo questo luogo per indicare le molte culture indigene che hanno incontrato. In particolare, sono i disegni scuri all'interno della fascia della Via Lattea a rivestire un significato per molte culture indigene di tutto il mondo. I disegni scuri sono in realtà dense e fredde nubi di gas e polvere che bloccano la luce delle stelle. Le popolazioni indigene vedono grotte, corsi d'acqua e vari modelli associati alle regioni scure della Via Lattea. Le costellazioni e i modelli hanno un significato culturale e interpretazioni diverse per i vari popoli. Per esempio, la costellazione dello Scorpione è indicata dalle popolazioni polinesiane come il semidio Maui's Fishhook (Amo da Pesca di Maui). Gli Yolnu della Terra di Arnhem associano lo Scorpione a un coccodrillo chiamato Ingalpir. Alcuni gruppi indigeni australiani associano storie a singole stelle all'interno di Scorpione, in particolare ad Antares, la stella rosso-arancio in alto a destra dell'immagine, sopra la fascia della Via Lattea. Accanto allo Scorpione e sopra il centro luminoso della Via Lattea, c'è un'importante nube scura che gli astrofotografi moderni chiamano Nebulosa della Pipa. Il fumo di questa pipa sale fino a Rho Ophiuchi. Questa e tutte le altre nubi scure della Via Lattea formano insieme la spina dorsale del cielo per alcune tribù e un animale dalla pelle bianca e nera per gli Zulu sudafricani. Anche la nomenclatura delle stelle luminose ha radici interculturali. Ad esempio, Vega (la stella blu brillante in alto nell'immagine) deriva dall'arabo waqi, da al-nasr al-waqi, l'aquila che si getta a terra (per cacciare). Questo contrasta con l'aquila volante, Altair, anch'essa derivata dall'arabo. Antares è una parola greca che significa "quella simile a Marte", in riferimento al suo colore. Il nome della stella Shaula nel pungiglione dello Scorpione è una versione moderna del nome della stella babilonese o addirittura sumera.
Credit: Amirreza Kamkar/IAU OAU

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La Via Lattea s'inarca su un edificio in cima a una montagna. La luce diffusa è rotta da macchie scure ed è forte a destra.

L'arco della Luna e della Via Lattea sopra la Sala d'Oro

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Scattata nell'aprile 2021 dalla cima del monte Laojun, in Cina, questa immagine mostra una vista panoramica della Via Lattea sulla Sala d'Oro chiamata "Yuhuangding", simbolo di ricchezza. In Cina, la Via Lattea è considerata un enorme flusso come uno dei grandi fiumi. Separa il Mandriano (Altair) e la sua amata Tessitrice (Vega) e ha un Ford Celeste nella nube scura settentrionale nella moderna costellazione di Cygnus. La Via Lattea appare come un arco biancastro poiché non possiamo distinguere tutte le singole stelle, ma vediamo invece l'accumulo di luce da esse proveniente. È una galassia a forma di disco e il Sistema Solare si trova all'interno di uno dei suoi bracci a spirale, quindi la vediamo dall'interno, il che le dà la forma di una fascia nel nostro cielo. È associata alle religioni e alle mitologie di diverse culture. Il termine moderno Via Lattea deriva dal folklore greco e indica il latte sparso nel cielo dalla dea madre Era, quando allattò involontariamente il giovane Eracle. Questo figlio di Zeus e di una donna mortale le fu messo accanto mentre dormiva, ma a causa della sua forte suzione si svegliò e si rese conto che stava allattando un bambino sconosciuto e lo allontanò immediatamente. I filosofi greci, come Platone, consideravano la fascia scintillante nel cielo come le tracce di un precedente percorso del Sole. In alternativa, per la mitologia indigena Tupi-Guarani del Sud America, la Via Lattea rappresenta il "cammino del tapiro". Per alcuni popoli nativi australiani, le sue nubi scure formavano la forma di un emu se alte nel cielo, e di coccodrilli se basse all'orizzonte. Per molte culture dell'Africa meridionale, del Sud America e dell'Australia, era considerato un percorso verso o dal cielo. Sul bordo destro dell'immagine si può riconoscere la moderna costellazione dello Scorpius con la sua stella più importante, Antares, la stella rossastra appena sopra la Via Lattea. Il punto più luminoso che si vede al centro in basso dell'immagine è la Luna crescente con Giove accanto. In questa immagine si possono distinguere alcune costellazioni, tra cui Corona Australis, una debole costellazione a forma di arco situata in basso a destra. Appena sopra la Corona australe, possiamo vedere l'asterismo Teapot come parte della costellazione del Sagittario. Poiché il Sagittario si trova vicino al centro della Via Lattea, all'interno dei suoi confini si trovano molte strutture come regioni di formazione stellare, ammassi globulari e nebulose planetarie. Nel Sagittario si trova anche un buco nero supermassiccio quattro milioni di volte più massiccio del nostro Sole. Sul lato sinistro della banda, possiamo identificare la luminosa stella Deneb nella costellazione di Cygnus, il Cigno, attraverso la quale passa la Via Lattea, il che significa che in questa costellazione si trova una varietà di ammassi stellari.
Credit: Likai Lin/IAU OAU

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La curva della Via Lattea è tagliata a sinistra da un enorme arco scuro. In basso, due macchie luminose e diffuse.

La Via Lattea sopra Anglers Reach

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. La Via Lattea e diversi oggetti astronomici sono visibili in questa immagine scattata dall'emisfero meridionale, ad Anglers Reach, in Australia, nell'aprile 2022. In basso a sinistra si può individuare la costellazione dello Scorpione con la sua stella più luminosa, Antares, la macchia rossastra appena sopra l'arco. Sono visibili anche alcune costellazioni meridionali di rilievo ma di dimensioni ridotte: le stelle luminose dominanti al centro-sinistra dell'immagine nella Via Lattea sono le quattro stelle luminose di Crux (la Croce del Sud) e alla sua sinistra le due stelle puntatrici, alfa e beta Centauri. Crux punta verso il polo sud celeste, che non è segnato da una stella luminosa, e Le stelle puntatrici puntano verso Crux, distinguendola dall'asterismo della Falsa Croce nella costellazione di Argo. Crux è presente nelle bandiere nazionali di Australia, Brasile, Papua Nuova Guinea, Samoa e Nuova Zelanda. Poiché Crux si trova nelle zone più luminose della Via Lattea, la nube scura della famosa Nebulosa del Sacco di Carbone spicca accanto alle stelle luminose. Costituisce una delle costellazioni oscure delle culture indigene sudamericane, sudafricane e australiane. L'enorme costellazione oscura australiana dell'Emu è quasi completamente sopra l'orizzonte in questa immagine, estendendosi dalla sua testa nel Sacco di Carbone fino all'orizzonte. Nell'antica Grecia, le stelle della Croce appartenevano anche alla costellazione del Centauro, una creatura ibrida con un busto e una testa umani attaccati a un corpo equino con quattro zampe. Il centauro greco rappresenta Chirone, il saggio maestro di tutti gli eroi greci. La sua stella più luminosa è Rigil Kentaurus (Alfa Centauri), lo zoccolo anteriore del centauro. Appena sotto di essa si trova la piccola costellazione del Triangolo Australe. Il sistema di stelle triple di Alfa Centauri è il vicino stellare del nostro Sole. Lungo la Via Lattea, al centro-destra dell'immagine, troviamo l'enorme costellazione di Argo, la Nave. L'antica costellazione di Argo, più piccola, fu ampliata dai navigatori olandesi intorno al 1600 e il numero di stelle in questa costellazione era così grande che il matematico francese del XVIII secolo Lacaille dovette introdurre dei sottotitoli per Argo nel suo catalogo stellare. Così facendo, inventò le costellazioni di Puppis, Carina e Vela. In Carena, la Chiglia della nave, questa fotografia rossastra mostra chiaramente la Nebulosa della Carena. Sul bordo destro dell'immagine si nota la stella più luminosa del cielo notturno, Sirio, mentre la seconda stella più luminosa, Canopo, il timone di Argo, la Nave, domina l'area sotto l'arco della Via Lattea. Sempre sotto l'arco della Via Lattea, possiamo vedere la Grande Nube di Magellano e la Piccola Nube di Magellano, che sono piccole galassie satelliti della nostra Galassia.
Credit: Lucy Yunxi Hu/IAU OAU

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La Via Lattea, luminosa e diffusa, interrotta da macchie scure, si inarca su un paesaggio invernale.

Via Lattea d'inverno

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Scattata vicino al Lago di Misurina, in Veneto, Italia, nel febbraio 2019, questa immagine mostra un cielo limpido e stellato su un paesaggio invernale. Possiamo vedere parte dell'arco della Via Lattea. Dal lato sinistro, verso sud-est, si vede Sirio, "Il Bruciatore" in greco, la stella più luminosa del cielo notturno. Fa parte della costellazione del Cane Maggiore, uno dei cani di Orione, il grande cacciatore, nella mitologia greca. L'altro cane di Orione, il Cane Minore, è rappresentato dalla stella luminosa Procione e dalle sue vicine più deboli. Il nome greco della stella significa "Quella che sorge prima del Cane" e la stella si vede in alto a sinistra nell'immagine, appena sopra l'arco della Galassia. Orione si trova a destra del Cane Maggiore. Si può notare la sua caratteristica "cintura", un asterismo composto da tre stelle luminose allineate in linea retta. Sopra le cime degli alberi a destra di Orione, sono visibili gli ammassi stellari aperti delle Iadi e delle Pleiadi nella costellazione del Toro. Secondo l'antica tradizione, questi due ammassi formano una Porta Celeste proprio accanto all'intersezione dei grandi cerchi dell'eclittica e della Via Lattea. Nella mitologia greco-romana, il Toro è associato al dio Zeus, che si dice abbia usato un toro per sedurre la principessa fenicia Europa. Sopra la costellazione del Toro, possiamo vedere una stella luminosa appena sopra l'arco della Galassia. Si tratta di Capella, la stella più luminosa della costellazione dell'Auriga, il cocchiere. È una delle 88 costellazioni moderne ed è associata all'eroe greco Erittonio di Atene. L'astronomia indù considera Capella come il cuore di Brahma, una delle tre divinità principali. Gli indigeni di Bororo, in Brasile, hanno una costellazione che rappresenta un caimano, comprendente alcune stelle dell'Auriga e alcune stelle delle costellazioni vicine. A destra del Toro, troviamo la moderna costellazione di Perseo con il luminoso ammasso di stelle doppie h+chi Perseii, che rappresenta il metallo della sciabola di Perseo nella mitologia greca. Perseo è l'eroe che fu inviato a mettersi alla prova e che per caso salvò Andromeda dal mostro marino Cetus, come scrisse il poeta romano Ovidio. Possiamo anche vedere la costellazione di Cassiopea, associata alla regina e madre di Andromeda nella mitologia greca. È composta da cinque stelle luminose a forma di W, che secondo il poeta Arato era considerato l'asterismo della Chiave dai greci. La forma riconoscibile è associata anche ad altre mitologie: ad esempio, rappresenta la principessa Sharmishtha nell'astronomia indù, un pipistrello in Thailandia e un cammello nell'astronomia araba originaria. Nello spazio tra gli alberi è visibile la Galassia di Andromeda.
Credit: Giorgia Hofer/IAU OAE

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La Via Lattea appare come due bande luminose verticali ai lati di una linea scura, sopra un affioramento roccioso.

Il pilastro della creazione

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di schemi celesti. Questa immagine mostra il cielo notturno sulle Tre Cime di Lavaredo (Parco Naturale delle Dolomiti), in Veneto, Italia, nell'ottobre 2021. Il punto luminoso a sinistra è il pianeta Giove, che appare nella costellazione del Capricorno. A destra di Giove e sotto le due stelle del Capricorno si vede il pianeta Saturno. Appena sopra Giove vediamo parte dell'Acquario, una delle costellazioni più grandi e anch'essa parte dello Zodiaco. A nord di queste costellazioni, a sinistra della Via Lattea, ci sono soprattutto stelle deboli. Quella biancastra più luminosa in alto a sinistra è Enif, una stella binaria nella costellazione di Pegaso. La Via Lattea sembra emergere da una roccia come vapore celeste. Circa al centro dell'immagine si trovano due stelle luminose a sinistra e a destra della Via Lattea: Altair e Vega, rispettivamente. Sembrano separate dal flusso galattico, come racconta una storia popolare cinese in cui rappresentano una coppia di innamorati. Oggi, nell'astronomia popolare, insieme alla stella luminosa sul bordo superiore della fotografia formano un enorme triangolo, il Triangolo estivo nell'emisfero settentrionale. Altair è la stella più luminosa della costellazione babilonese dell'Aquila. Nell'antica Babilonia si diceva che l'Aquila portasse in aria il re Etana, in modo che potesse vedere la Terra dall'alto. Accanto all'Aquila babilonese si trovava la costellazione del Cadavere, che ritornò solo in epoca romana quando Tolomeo la pose al di sotto dell'Aquila come nuova sotto-costellazione "Antinous". È vista come il cadavere (o l'anima) del favorito dell'imperatore romano Adriano, appena morto nel Nilo. Vega è la luminosa stella bianca a destra della Via Lattea. Fa parte della piccola costellazione della Lira, famosa per ospitare la Nebulosa Anello, un'impressionante nebulosa planetaria - una stella morente che soffia il suo gas nello spazio. Sul bordo destro dell'immagine, si vedono bene tre stelle in una fila curva. Si tratta del manico dell'Orsa Maggiore che punta verso il basso verso una stella luminosa vicina all'orizzonte: Arturo, la stella luminosa della costellazione di Bootes (in greco: l'aratore). Questa costellazione simile a un aquilone è probabilmente un'interpretazione pagana del dio babilonese "Enlil", la cui costellazione occupava anch'essa quel posto nel cielo. I Romani hanno reinterpretato questa figura come il Conducente dei Buoi che controllava i Sette Buoi visti nelle stelle luminose dell'Orsa Maggiore. A destra di Vega si trova l'enorme costellazione di Ercole e sotto di essa, a sinistra di Bootes, troviamo un semicerchio di stelle che forma la piccola costellazione della Corona Boreale, associata ad Arianna, figlia del re Minosse di Creta nella cultura greca. Le luci che si vedono nella parte inferiore sinistra dell'immagine sono dovute al riflesso delle luci artificiali nell
Credit: Giorgia Hofer/IAU OAE

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La Luna luminosa si riflette nello specchio d'acqua. Luce diffusa e macchie scure della Via Lattea dominano in alto a destra.

Liridi del lago

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Scattata nelle prime ore del 24 aprile 2022, questa immagine cattura il cielo della provincia dello Yunnan, in Cina, con un riflesso sul lago Nian. La Via Lattea è visibile sul lato sinistro, mentre le nuvole biancastre della Terra sono visibili sulla destra. Una meteora delle Liridi attraversa il cielo lungo la Via Lattea, con la coda rivolta verso il centro dello sciame nella costellazione della Lira, che si trova all'esterno dell'immagine sopra il bordo superiore. I colori naturali della meteora sono straordinariamente chiari. Sono visibili anche alcune costellazioni. Nell'angolo in alto a sinistra si può riconoscere la piccola costellazione del Delfino, in cui cinque stelle più luminose costituiscono l'asterismo. Questo asterismo costituisce la parte della testa della più grande costellazione greca del Delfino e fu considerato il Delfino fin dall'epoca romana, quando Tolomeo formò la nuova costellazione di Equuleus, o Cavallino, nella parte meridionale della figura originale. Nella Cina medievale, questo asterismo era considerato la Zucca Buona e la Zucca Marcia, quella buona formata dal rombo più luminoso in alto e quella marcia costituita dalle deboli stelle nella coda del delfino romano. La stella luminosa a destra del delfino e in alto nell'immagine è Altair, la stella più luminosa della costellazione dell'Aquila. Nell'uranologia cinese, Altair, insieme ad alcune zone adiacenti, forma la costellazione del Tamburo al Fiume. Tuttavia, nel folklore cinese, la stella luminosa rappresenta un ragazzo innamorato di una ragazza, che è rappresentata dalla luminosa stella Vega (nella Lira) dall'altra parte di un enorme flusso celeste, la Via Lattea. Vega non è visibile in questa immagine, ma la meteora delle Liridi è come una lacrima della ragazza sfortunata che non può raggiungere il suo amante. In alto a destra dell'immagine, la costellazione dello Scorpius brilla con la sua luminosa stella rossastra Antares. Con alcune delle sue stelle vicine, era considerata in Cina l'asterismo del Cuore, che era anche una delle Mansioni Lunari. Nell'antica Cina era considerata il cuore del Drago Azzurro, la supercostellazione della primavera. Scorpione e Sagittario, al centro dell'immagine, contengono le nubi più luminose della Via Lattea, il Centro Galattico, che presenta anche nubi scure ben visibili davanti a quelle luminose. Non esiste una costellazione classica greco-romana tra Aquila e Scorpione, ma nel XVII secolo due astronomi polacchi, i coniugi Jan ed Elizabeta Hevelius, chiamarono questa zona di nubi luminose della Via Lattea Scutum, lo Scudo, in memoria di un re polacco. In Cina, invece, quest'area direttamente al di fuori della supercostellazione (o recinto celeste) della Piazza del Mercato Celeste era vista come raffigurante gli Ufficiali del Mercato.
Credit: Jianfeng Dai/IAU OAE

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L'arco della Via Lattea sopra alcuni alberi. Due piccole galassie sono visibili nella parte inferiore centrale dell'immagine.

La Via Lattea sopra l'albero faretra

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: Via Lattea sopra l'albero faretra, di Jianfeng Dai. Questa fotografia mozzafiato è stata catturata il 17 giugno 2023, vicino a Keetmanshoop, in Namibia, ed è una delle sei vincitrici nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili. Dominando il cielo notturno, il maestoso arco della Via Lattea crea un ponte celeste attraverso i cieli. L'immagine cattura una serie di oggetti astronomici degni di nota: la Grande e la Piccola Nube di Magellano, che si vedono verso la parte inferiore dell'immagine e appaiono come nuvole sfocate; Antares, che si vede in alto a sinistra dell'immagine; e la nebulosa del sacco di carbone (indicata con vari nomi dalle culture indigene di tutto il mondo), che si vede verticalmente sopra la Grande Nube di Magellano. In questo scenario astrale, gli alberi - che in realtà sono piante succulente di aloe originarie dell'Africa meridionale - aggiungono un tocco unco di bellezza terrestre. Storicamente, queste piante erano conosciute come "alberi faretra" perché i gruppi di indigeni locali usavano i loro rami scavati per tenere le frecce. Il sereno paesaggio della Namibia, unito alla brillantezza delle stelle dell'emisfero meridionale, offre uno sguardo alla maestosità del nostro Universo.
Credit: Jianfeng Dai/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Quattro telescopi a forma di antenna puntano il cielo con l'arco della Via Lattea sopra di essi.

Via Lattea sopra l'Osservatorio H.E.S.S.

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: Via Lattea sopra l'Osservatorio H.E.S.S., di Jianfeng Dai. L'oscurità del cielo sopra l'Osservatorio H.E.S.S. rivela l'apparentemente innumerevole quantità di stelle che compongono la Via Lattea, rendendo difficile distinguere le costellazioni viste dalla Namibia nel giugno 2023. Le stelle Alfa e Beta Centauri sono visibili in basso a sinistra dell'immagine, proprio vicino alla torre. La stella arancione visibile appena sopra e a destra del telescopio H.E.S.S. di sinistra è Antares, una stella gigante rossa che fa parte della costellazione dello Scorpione. Questa immagine riceve una menzione d'onore nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Credit: Jianfeng Dai/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Barche ormeggiate su un lago con il bagliore di una città lontana. La Via Lattea,  a macchie chiare e scure, domina il cielo.

Lago Lugu senza nuvole

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: Lago Lugu senza nuvole, di Liu Yang. Sulle tranquille rive del lago Lugu, il sereno cielo notturno ospita un ipnotico panorama celeste che si riflette nelle calme acque sottostanti. Questa istantanea, scattata nel marzo 2023 nello Yunnan, in Cina, offre una vista mozzafiato della grandezza della galassia, con la Via Lattea che si estende maestosamente nel cielo. La Galassia è un intricato arazzo di stelle, polvere e meraviglie celesti che tessono una storia attraverso la tela del cielo notturno. Questa fusione armoniosa di terra e cielo cattura un momento di tranquillità nella paziente osservazione delle stelle, esaltata da una fortunata pausa nella copertura nuvolosa che ha svelato questa scena accattivante. La fotografia riceve una menzione d'onore nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Credit: Liu Yang/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Il debole bagliore della Via Lattea e le sue nubi di polvere screziate dietro un pilastro di roccia.

La Via Lattea nel mondo intelligente

Caption: Vincitore del Concorso Astrofotografico IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: La Via Lattea nel mondo smart, di Biagio Meli. In questa tranquilla immagine, scattata nel luglio 2022 nell'oscurità del Parco dei Nebrodi in Sicilia, l'imponenza della Via Lattea si estende sopra i megaliti naturali dell'altopiano dell'Argimusco, simili a una Stonehenge siciliana. Questo arazzo celeste mostra una moltitudine di attrazioni astronomiche: le costellazioni del Sagittario (in basso a sinistra dell'immagine) e dello Scorpione (parzialmente oscurata dal megalite), la Nebulosa della Laguna (la regione rosata in alto a sinistra del megalite) e la piccola Nube del Sagittario (la regione sfocata in alto a sinistra della Nebulosa della Laguna). La foto è stata scattata con uno smartphone e testimonia le meraviglie nascoste nella notte, accessibili a chi si avventura lontano dal bagliore delle luci cittadine nel sereno abbraccio dell'oscurità incontaminata. È uno dei sei vincitori nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Credit: Biagio Meli/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Una persona si trova su una distesa di neve. La Via Lattea si estende dall'alto dell'immagine fino all'orizzonte.

L'Osservatore della Via Lattea

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: L'Osservatore della Via Lattea, di Jianfeng Dai. Nel maggio 2020, in cima al monte Gongga nel Sichuan, in Cina, un osservatore solitario si trova nell'aria fresca della notte ad alta quota. Guardando in alto, osserva il grande arco della Via Lattea che si estende nel cielo. La scena è catturata con uno smartphone impostato sulla modalità panorama. Questa immagine è stata scattata lontano dalle luci della città, a 4200 metri di altezza, dove la quiete delle montagne accentua il legame tra la Terra e il vasto cosmo. Giove, un pianeta luminoso, è visibile accanto al rigonfiamento centrale della Via Lattea, mentre un sottile bagliore verde all'orizzonte aggiunge un tocco intrigante alla scena. La fotografia riceve una menzione d'onore nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Credit: Jianfeng Dai/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Una piccola barca si trova sulla riva di un lago con le macchie chiare e scure della Via Lattea sopra di essa.

Navigare per mari celesti

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: Navigare per mari celesti, di Lucy Yunxi Hu. In questa istantanea in bianco e nero scattata nell'aprile del 2022 con uno smartphone, una barca solitaria riposa sulle rive del lago Eucumbene, in Australia, incorniciata dal brillante spettacolo di stelle che compongono la Via Lattea. L'evidente bagliore del centro galattico si staglia contro il cielo notturno, con i suoi intricati schemi di stelle e nebulose che creano un contrasto sorprendente. Ogni punto scintillante rappresenta un sole lontano, forse circondato da pianeti sconosciuti, e sottolinea la vastità e la complessità della nostra tentacolare galassia. La fotografia riceve una menzione d'onore nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Credit: Lucy Yunxi Hu/IAU OAE (CC BY 4.0)

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