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Termine del Glossario Stelle circumpolari

Descrizione Nella maggior parte delle località della Terra, il Polo Nord celeste o il Polo Sud celeste sono visibili nel cielo a una certa distanza al di sopra dell'orizzonte. Per un osservatore che si trova in questa posizione, le stelle sembrano ruotare intorno al polo celeste col passare del tempo: Ogni stella traccia un cerchio nel cielo, centrato sul polo celeste verso cui punta l'asse terrestre. Nei due punti in cui il cerchio attraversa l'orizzonte dell'osservatore, la stella in oggetto rispettivamente sorge e tramonta. Per le stelle abbastanza vicine al polo celeste, il cerchio tracciato si troverà completamente al di sopra dell'orizzonte. Il nostro osservatore non vedrà mai quelle stelle sorgere o tramontare. Queste stelle che non tramontano mai sono chiamate stelle circumpolari.

Le stelle circumpolari dipendono dalla latitudine geografica dell'osservatore e dalla declinazione della stella - quest'ultima è l'angolo tra la posizione della stella e l'equatore celeste. Nell'emisfero settentrionale, una stella è circumpolare se la sua declinazione è maggiore di 90° meno la latitudine dell'osservatore. Nell'emisfero meridionale, dobbiamo tenere conto del fatto che sia le latitudini meridionali della Terra, sia i valori di declinazione meridionale hanno il segno meno. Considerando questi segni, nell'emisfero meridionale una stella è circumpolare se la sua declinazione è minore di -90° meno la latitudine dell'osservatore.

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Il Glossario Multilingue OAE é un progetto dell'Ufficio IAU per la didatticadell'astronomia (OAE) in collaborazione con l'ufficio IAU OAO per la DivulgazioneAstronomica (OAO). I termini e le definizioni sono stater scelte, scritte eriviste da un impegno collettivo da parte di OAE, i Centri e i Nodi OAE e iCoordinatori Nazionali per la Didattica dell'Astronomia e da altri volontari.Potete trovare una lista completa dei crediti, Tutti i termini del glossarioE le definizioni sono pubblicate su Creative Commons CC BY-4.0 licenza e dovrebbero essere accreditate ad IAU OAE.

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Immagine a tutto cielo di scie stellari che formano cerchi concentrici luminosi al centro di un anello di porte di pietra.

Cerchi stellari di pietra, scie stellari sopra Stonehenge, di Till Credner, Germania

Didascalia: Secondo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE, categoria Scie stellari. L'astronomia è una delle scienze più antiche (se non la più antica) e come tale è legata a varie culture da millenni. Questa immagine trasmette in un certo senso questa relazione, essendo stata scattata a Stonehenge. Molte ricerche sono dedicate a quelli che gli astronomi chiamano siti di archeoastronomia e sul loro legame con il cielo (ad esempio, le stagioni, le fasi lunari e molto altro). Le civiltà di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno una propria visione e interpretazione di ciò che vedono nel cielo, legata non solo alla cultura ma anche alle attività quotidiane e stagionali delle persone. I "cerchi concentrici", spesso chiamati "scie stellari", sono il risultato del movimento apparente del cielo, che in realtà è dovuto alla rotazione della Terra attorno al suo asse. Il piccolo punto che appare in alto al centro dell'immagine è la Stella Polare. La Stella Polare è visibile solo agli osservatori dell'emisfero boreale. L'altezza della Stella Polare rispetto all'orizzonte può essere utilizzata per dedurre la latitudine effettiva dell'osservatore. Stonehenge si trova a circa 51° Nord. Questa immagine, scattata in uno dei più importanti siti antichi del mondo, ci riporta indietro nel tempo e ci fa pensare alle storie raccontate dalle persone che vivevano in quel luogo molti millenni fa.
Crediti: Till Credner/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Scie luminose di stelle per archi intorno al centro dell'immagine dietro la sagoma di un albero

Esposizione di mezza giornata alla stella polare, di Fabrizio Melandri, Italia

Didascalia: Primo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE, categoria Scie stellari. Questa immagine della scia stellare mostra il movimento apparente delle stelle nel cielo notturno, che deriva dalla rotazione della Terra attorno al suo asse polare. Gli alberi in primo piano fungono da ancora mentre ruotiamo con la Terra. Il luminoso semicerchio bianco al centro dell'immagine è la stella Polare, che si trova molto vicina al Polo Nord Celeste. Immaginando che la Terra sia al centro di una sfera di cristallo cava e che le stelle siano incastonate in questa sfera, mentre la Terra ruota sul suo asse, un osservatore sulla Terra vede le stelle sorgere e tramontare seguendo un arco, perché l'orizzonte impedisce all'osservatore di vedere l'arco completo delle stelle più lontane dal Polo Celeste. Il Polo Nord Celeste (e il suo opposto, il Polo Sud Celeste) si forma essenzialmente prolungando la linea dell'asse terrestre. Per catturare questa immagine è necessario che il fotografo effettui una lunga esposizione con la fotocamera su un treppiede, puntata verso la Stella Polare (Emisfero Nord). Nell'emisfero australe non c'è una stella così vicina al Polo Celeste come la stella Polare, quindi la posizione del Polo Celeste Sud viene individuata utilizzando la Croce del Sud e le stelle puntatrici (Alfa e Beta Centauri). Sebbene nel complesso l'immagine abbia una leggera sfumatura blu, essa cattura i diversi colori delle stelle; è facile distinguere tra le stelle blu a temperatura più elevata e le stelle biancastre a temperatura più bassa, e le stelle rossastre a temperatura ancora più bassa. La ragione di questa variazione di colore è che le stelle a temperatura più alta emettono maggiormente in lunghezze d'onda più corte (più blu), rispetto alle stelle a temperatura più bassa che emettono in lunghezze d'onda più lunghe (più rosse).
Crediti: Fabrizio Melandri/IAU OAE

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L'Orsa Maggiore a forma di mestolo con la stella Arturo a sinistra. A destra la galassia di Andromeda, un disco diffuso.

Cielo stellato da sogno e luminescenza notturna

Didascalia: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Questa spettacolare immagine mostra una serie di costellazioni di rilievo visibili nel cielo notturno sopra il deserto della Mongolia interna, scattata nell'agosto 2019. La stella giallastra in basso a sinistra è Arturo, una delle stelle più luminose del cielo notturno e la più luminosa della costellazione di Boote. Il manico del Grande Carro punta verso questa stella luminosa e l'Orsa Maggiore è visibile anche sopra Boote. L'Orsa Maggiore (Bei Dou) è una costellazione tradizionale cinese. È considerato un carro su cui siedono i Giudici della Nobiltà. Arturo è considerato un asterismo a stella singola, chiamato Corno, che fa parte della super-costellazione cinese della primavera, il Drago Azzurro dell'Est. La parte anteriore dell'Orsa Maggiore punta verso la stella in cima alla fotografia, oggi chiamata Polaris, la stella polare. Nell'antica Cina non esisteva una stella luminosa al polo, quindi le stelle più vicine al polo erano considerate appartenenti all'imperatore e alla sua famiglia nella costellazione del Palazzo Proibito di Porpora. Almeno fin dall'epoca medievale, Polaris era considerata parte della costellazione del Grande Imperatore del Cielo. Anche la Corona Boreale è visibile nell'angolo in alto a destra di questa immagine, anche se non nella sua completezza. In Cina è chiamata Laccio arrotolato. Con la sua caratteristica forma semicircolare, è una delle costellazioni più piccole delle 88 moderne, ma può essere fatta risalire ad almeno tre o quattro millenni fa attraverso la "Corona" romana, la "Ghirlanda" nuziale greca e l'"Asterismo della dignità" babilonese. Il nome moderno significa letteralmente "Corona del Nord" in latino. Sul bordo superiore destro dell'immagine, troviamo la parte della moderna costellazione di Cassiopea che è considerata il Corridoio Aereo e una Strada Ausiliaria nell'antica Cina. La forma a W di Cassiopea è tagliata dal bordo della fotografia, ma le costellazioni a sud e sud-est, Andromeda e Perseo, sono chiaramente riconoscibili. In primo piano si vede la galassia di Andromeda, l'oggetto più lontano visibile a occhio nudo. Si trova ai margini più esterni della fascia della Via Lattea, il che potrebbe spiegare perché non è stata menzionata esplicitamente negli antichi cataloghi stellari, in quanto si pensava erroneamente che facesse parte della Via Lattea. La fotografia mostra anche parti chiaramente rossastre della Via Lattea che non appaiono luminose a occhio nudo, e anche ammassi aperti formati dalla stessa nube molecolare, cioè gruppi di stelle con età simili. Molti asterismi grandi e piccoli dell'uranologia tradizionale cinese fanno parte di questa regione..
Crediti: Likai Lin/IAU OAU

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


L'Orsa Maggiore, sette stelle luminose a forma di mestolo, osservate in 4 stagioni, ogni volta da un angolo diverso.

L'Orsa Maggiore in Quattro Stagioni

Didascalia: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti. Poiché la Terra si muove intorno al Sole, le posizioni delle stelle nel cielo notturno sembrano cambiare nel corso dell'anno. Ciò è ben esemplificato in questo mosaico, con immagini scattate in tutte e quattro le stagioni durante il 2020 nella regione del Veneto, in Italia, che mostrano il movimento apparente delle costellazioni dell'Orsa Minore e dell'Orsa Maggiore. L'Orsa Minore è una costellazione dell'emisfero settentrionale e contiene il polo nord celeste, nell'epoca attuale segnato da una stella luminosa chiamata Polaris o Stella Polare. Per secoli Polaris è stata utilizzata per la navigazione nell'emisfero settentrionale, poiché da circa 200 anni si trova quasi nella posizione esatta del polo. Nel Medioevo e nell'antichità non esisteva una stella polare; il polo nord celeste si trovava in una regione oscura e i Greci consideravano la "Piccola Orsa" come una compagna della "Grande Orsa", che è più facilmente riconoscibile. Le stelle più luminose di queste costellazioni erano alternativamente considerate dai Greci anche come carri, come scritto nel famoso poema didattico di Arato del III secolo prima dell'era comune. L'asterismo più famoso dell'Orsa Maggiore, composto da sette stelle, ha nomi diversi in tutto il mondo (settentrionale). Se per i greci era considerato un carro, in Cina è "l'Orsa Maggiore" e per gli antichi romani "i sette buoi". È stato anche lo scopo di navigazione che ha portato al nome della Grande Orsa, Ursa Major; per i Greci, viaggiare verso la direzione dell'orizzonte sopra cui appare Ursa Major significava muoversi verso la terra degli orsi (l'Europa settentrionale). L'animale è chiaramente riconoscibile se si considerano tutte le stelle più deboli in prossimità delle sette più luminose. Lo consideravano un'orsa femmina perché la mitologia greca collega questo animale alla ninfa Callisto, la cui storia descrive i rituali di iniziazione delle donne. In alto a sinistra, vediamo un'immagine scattata in una sera di primavera, mentre l'immagine sottostante mostra la stessa porzione di cielo in una sera d'estate. Procedendo in senso antiorario, vediamo il cielo durante l'autunno nell'immagine in basso a destra, mentre quella in alto a destra mostra infine questa porzione di cielo in inverno. Si noti che le posizioni relative dell'Orsa Minore e dell'Orsa Maggiore non cambiano, ma tutte le stelle appaiono spostate in cerchio intorno a Polaris. Questa stella che punta verso nord si trova nel punto in cui l'asse di rotazione della Terra interseca la sfera celeste. Lo spostamento delle costellazioni nel corso dell'anno è quindi un globo-orologio o un globo-calendario, utilizzato dalle antiche civiltà per misurare l'anno e prevedere l'alternarsi delle stagioni. Aiuta a stabilire, ad esempio, il momento migliore per la semina e la navigazione, poiché i venti cambiano con le stagioni.
Crediti: Giorgia Hofer/IAU OAE

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A sinistra l'Orsa Maggiore si abbassa verso l'orizzonte, a destra una cometa si staglia nel cielo.

Orsa Maggiore e Cometa Neowise C2020 F3

Didascalia: Menzione d'onore al Concorso Astrofotografico IAU OAE 2023, categoria Time-lapse di rotazione dell'Orsa Maggiore o della Croce del Sud: Orsa Maggiore e Cometa Neowise C2020 F3, di Giorgia Hofer. Questo time-lapse documenta la traiettoria dell'iconico Grande Carro in tre fotogrammi scattati nel luglio 2020, guadagnandosi una menzione d'onore nella categoria Time-lapses of rotation of Big Dipper or Southern Cross. Catturata da tre località italiane, Tre Cime di Lavaredo Auronzo di Cadore, Monte Rite, Cibiana di Cadore, e Casera Razzo, Vigo di Cadore, questa odissea visiva mostra l'affascinante viaggio dell'Orsa Maggiore con l'aggiunta di scie di stelle che dipingono una tela celeste. Oltre a tracciare il percorso di questo rinomato asterismo, l'opera presenta anche la rara apparizione della cometa Neowise C/2020 F3, un evento straordinario che ha solcato i nostri cieli nel luglio 2020.
Crediti: Giorgia Hofer/IAU OAE (CC BY 4.0)

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L'Orsa Maggiore affonda nel cielo, con la coda dell'sterismo che traccia un cerchio più ampio rispetto al corpo.

L'Orsa Maggiore sopra il lago Mono

Didascalia: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Time-lapse della rotazione dell'Orsa Maggiore o della Croce del Sud: L'Orsa Maggiore sopra il lago Mono, di Fabrizio Melandri. L'asterismo dell'Orsa Maggiore si muove con grazia sopra le magiche formazioni tufacee del Mono Lake, in California, in questa immagine menzione d'onore nella categoria Time-lapses of rotation of Big Dipper or Southern Cross. Il time-lapse cattura il movimento dell'Orsa Maggiore attraverso l'orizzonte settentrionale fino alla sua congiunzione inferiore. Alla latitudine di Mono Lake (+38°), le stelle dell'Orsa Maggiore rimangono circumpolari, tranne Alkaid. La Stella Polare si trova a 38° sopra l'orizzonte, appena fuori dal campo visivo in alto a destra. L'illuminazione lunare avvolge il paesaggio in un tenue bagliore, che si attenua gradualmente con il tramonto della Luna, ammantando la scena di oscurità.
Crediti: Fabrizio Melandri/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Un edificio tradizionale cinese. In alto le tracce delle stelle formano un disegno circolare intorno alla stella polare.

I sentieri stellari della Città Proibita

Didascalia: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: I Sentieri Stellari della città Proibita, di Stephanie Ziyi Ye. Sotto il balletto celeste delle scie stellari che si intrecciano nel cielo notturno, la Città Proibita di Pechino si erge a testimonianza di antiche connessioni celesti in questa immagine catturata nel marzo 2022. Progettato tenendo conto dell'allineamento cosmico, il palazzo riprende l'orientamento della Stella Polare, un'ancora celeste che da tempo guida i navigatori e simboleggia la stabilità nel cielo. Si credeva che l'imperatore incarnasse la rappresentazione terrena di questa stella polare, facendo da ponte tra cielo e terra. In questa armoniosa esposizione di un'ora catturata con uno smartphone, le striature di stelle tracciano il loro viaggio notturno attraverso il firmamento, convergendo verso la Stella Polare, riflettendo la precisione sia del design architettonico che dei percorsi celesti. L'immagine riceve una menzione d'onore nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili.
Crediti: Stephanie Ziyi Ye/IAU OAE (CC BY 4.0)

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Cassiopea appare come una doppia U inclinata all'estremità sinistra di circa 45 gradi.

Mappa della Costellazione di Cassiopea

Didascalia: La costellazione di Cassiopea con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cassiopea è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Andromeda, Perseo e Giraffa. Cassiopea è una costellazione settentrionale visibile da tutto l'emisfero nord e dalle regioni equatoriali dell'emisfero sud. È maggiormente visibile la sera nel tardo autunno dell'emisfero settentrionale e nella tarda primavera dell'emisfero meridionale. Gli ammassi stellari aperti M52, M103, NGC 457 e NGC 663 si trovano tutti in questa costellazione. Sono contrassegnati da cerchi gialli. Due galassie nane ellittiche NGC 147 e NGC 185 si trovano nella parte meridionale della costellazione. Sono contrassegnate da ellissi rosse e sono legate gravitazionalmente alla più grande galassia di Andromeda, che si trova a sud nella costellazione di Andromeda. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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L'Orsa Minore appare come un piccolo mestolo con l'estremità del manico, la posizione della Stella Polare, al polo nord.

Mappa della costellazione dell'Orsa Minore

Didascalia: La costellazione dell'Orsa Minore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Orsa Minore è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Giraffa e Drago. L'Orsa Minore si distingue per la sua stella più luminosa, Polaris, la stella del polo nord. L'Orsa Minore è visibile da tutto l'emisfero settentrionale e alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. È anche circumpolare per le regioni temperate e artiche dell'emisfero settentrionale. La Stella Polare, che si trova molto vicino al polo nord celeste, è circumpolare per tutto l'emisfero settentrionale. La costellazione è più visibile la sera nell'emisfero nord in estate e nell'emisfero sud in inverno. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta (in ore) di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante (in gradi) sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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L'Orsa Maggiore appare come un mestolo con il manico a est e la coppa a ovest. Linee di stelle più deboli si estendono verso sud.

Mappa della costellazione dell'Orsa Maggiore

Didascalia: La costellazione dell'Orsa Maggiore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Orsa Maggiore è circondata da (in senso orario dall'alto): Drago, Giraffa, Lince, Leone Minore, Leone, Chioma di Berenice, Canei da Caccia e Boötes. L'Orsa Maggiore è famosa per il prominente asterismo spesso conosciuto in inglese come "Big Dipper" (Grande Carro) o "Plough" (Aratro). Questo importante asterismo settentrionale ha una grande varietà di nomi nelle culture di tutto il mondo. Mentre la maggior parte delle costellazioni e degli asterismi sono costituiti da stelle non collegate tra loro che appaiono casualmente vicine nel cielo, cinque delle stelle del Grande Carro fanno parte del Gruppo mobile dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle che si muovono insieme nello spazio e che probabilmente si sono formate nello stesso luogo 300 milioni di anni fa. Le due stelle all'estremità destra dell'Orsa Maggiore in questo diagramma formano una coppia di stelle puntatrici che possono essere utilizzate per localizzare Polaris, la stella del polo nord che si trova nella costellazione dell'Orsa Minore. L'Orsa Maggiore è una costellazione settentrionale ed è visibile dalle regioni settentrionali ed equatoriali. Parti della costellazione sono visibili da tutte le regioni dell'emisfero meridionale, tranne quelle più antartiche, ma non tutte le regioni temperate dell'emisfero meridionale possono vedere tutto l'Orsa Maggiore. Al contrario, l'Orsa Maggiore e gran parte del resto della costellazione sono circumpolari nelle regioni artiche e in molte regioni temperate dell'emisfero settentrionale. L'Orsa Maggiore è più visibile la sera in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. Nella parte settentrionale di questa costellazione compaiono due galassie di spicco, la galassia a spirale M81 e M82, una possibile galassia a spirale la cui struttura è difficile da osservare dalla Terra in quanto appare ai bordi. Entrambe sono raffigurate come ellissi rosse. La nebulosa planetaria M97 (la Nebulosa del Gufo) si trova al centro della costellazione ed è contrassegnata da un cerchio verde sovrapposto a un simbolo più. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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L'Uccello del Paradiso ha un triangolo isoscele rivolto verso nord all'estremità orientale di una linea est-ovest.

Mappa della Costellazione dell'Uccello del Paradiso

Didascalia: La costellazione dell'Uccello del Paradiso con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Uccello del Paradiso è circondato da (in senso orario dall'alto): Triangolo Meridionale, Compasso, Mosca, Camaleonte, Ottante, Pavone e Altare. L'Uccello del Paradiso è una costellazione meridionale che si trova vicino al polo sud celeste. Per questo motivo è visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto l'emisfero meridionale, ma è visibile solo dalle regioni più equatoriali dell'emisfero settentrionale. L'Uccello del Paradiso è circumpolare per tutte le regioni temperate e antartiche dell'emisfero meridionale. Si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in autunno. L'ammasso globulare NGC 6101 si trova nell'Uccello del Paradiso. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un simbolo più sovrapposto. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta (in ore) di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Le linee di declinazione costante (in gradi) sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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L'aspetto di Auriga è quello di una testa con un cappello a punta. L'eclittica corre da est a ovest sotto l'Auriga.

Mappa della costellazione dell'Auriga

Didascalia: La costellazione dell'Auriga con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Auriga è circondata da (in senso orario dall'alto): Giraffa, Perseo, Toro, Gemelli e Lince. Capella, la stella più luminosa dell'Auriga, è la sesta stella più luminosa del cielo notturno. Essendo una costellazione boreale, l'Auriga è visibile da tutto l'emisfero settentrionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, mentre alcune parti sono visibili dalle regioni temperate del sud. L'intera costellazione è circumpolare dalle regioni artiche. La costellazione si osserva meglio la sera alla fine dell'inverno dell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate dell'emisfero meridionale. L'Auriga si trova nel piano della Via Lattea e ospita quindi numerosi ammassi aperti. Di questi M36, M37 e M38 sono contrassegnati in questo diagramma da cerchi gialli. IC 405, noto anche come nebulosa della stella fiammeggiante, è contrassegnato da un quadrato verde. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in fondo al diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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La Giraffa non ha stelle molto luminose e non ha una forma ben definita

Mappa della costellazione della Giraffa

Didascalia: La costellazione della Giraffa con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Giraffa è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Cassiopea, Perseo, Auriga, Lince, Orsa Maggiore, Drago e Orsa Minore. La Giraffa è una costellazione grande, ma contiene relativamente poche stelle luminose. La Giraffa è una costellazione boreale e come tale l'intera costellazione è visibile in tutto l'emisfero settentrionale in qualche momento dell'anno. È visibile anche dalle zone equatoriali dell'emisfero meridionale, con alcune parti visibili nelle regioni temperate del sud. L'intera costellazione è circumpolare per tutte le regioni artiche e temperate più settentrionali dell'emisfero nord. La Giraffa si osserva meglio la sera, alla fine dell'inverno dell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate dell'emisfero meridionale. Le galassie a spirale NGC 2403 e IC 342 si trovano nella Giraffa e sono contrassegnate da ellissi rosse. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Cefeo appare come una testa che indossa un cappello a punta inclinato di 45 gradi in senso antiorario

Mappa della costellazione di Cefeo

Didascalia: La costellazione di Cefeo con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cefeo è circondato da (in senso orario dall'alto): Giraffa, Orsa Minore, Drago, Cigno, Lacerta e Cassiopea. Cefeo è una costellazione di grandi dimensioni. La sua stella più importante è Delta Cephei, il prototipo della classe di stelle variabili note come variabili Cefeidi. Si tratta di stelle variabili che possono essere utilizzate per stimare le distanze sia all'interno della nostra galassia che dalle galassie vicine. Cefeo si trova vicino al polo nord celeste. Per questo motivo è circumpolare per le regioni artiche e temperate dell'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile in alcuni periodi dell'anno anche nelle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale, mentre alcune parti sono visibili nelle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. La visione migliore è quella serale, nel tardo autunno dell'emisfero settentrionale e nella tarda primavera dell'emisfero meridionale. L'ammasso aperto NGC 188 si trova in Cefeo ed è qui contrassegnato da un cerchio giallo. Anche la nebulosa NGC 7023 si trova nella costellazione ed è contrassegnata da un quadrato verde. L'ellisse rossa in basso a destra indica la posizione della galassia a spirale NGC 6946. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Delta Cephei è contrassegnata da un cerchio attorno a un punto, poiché è una stella variabile. Anche Mu Cephei è una stella variabile, contrassegnata da un cerchio aperto. Le stelle sono classificate in base alla loro luminosità: la stella più luminosa è contrassegnata come alfa, la seconda più luminosa come beta, ecc. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee solide verdi indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Camaleonte appare come un rettangolo piatto orientato in senso est-ovest con una linea che si estende a ovest (qui a destra).

Mappa della Costellazione del Camaleonte

Didascalia: La costellazione del Camaleonte con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Chamaeleon è circondata da (in senso orario dall'alto): Carina, Volante, Mensa, Ottante, Uccello del Paradiso e Mosca. Il Camaleonte si trova vicino al polo sud celeste e per questo l'intera costellazione è visibile da tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. Tutta o parte della costellazione può essere vista dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è circumpolare per tutte le regioni dell'emisfero meridionale, eccetto quelle più equatoriali. Il Camaleonte si osserva meglio la sera in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Il cerchio pieno intorno al polo segna una linea di declinazione di -80°, mentre i cerchi più grandi e incompleti sopra di esso segnano rispettivamente -70° e -60° di declinazione. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Compasso appare come un sottile triangolo isoscele che punta verso sud-ovest (in basso a destra).

Mappa della Costellazione del Compasso

Didascalia: La costellazione del Compasso con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Il Compasso è circondato da (in senso orario dall'alto): Lupo, Centauro, Mosca, Uccelo del Paradiso, Triangolo Australe e Norma. Il Compasso è una costellazione relativamente piccola con poche stelle luminose. Il Compasso è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile da tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche da alcune regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale, con parti della costellazione visibili dalle restanti regioni equatoriali e da alcune località temperate dell'emisfero settentrionale. La costellazione è circumpolare per tutte le regioni antartiche e per alcune regioni temperate dell'emisfero meridionale. Il Compasso di osserva meglio di sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. L'ammasso aperto NGC 5823 si trova nel Compasso ed è qui contrassegnato da un cerchio giallo. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di stronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Le stelle del Dorado formano una linea approssimativa da sud-est a nord-ovest. Lla Grande Nube di Magellano è sul confine meridionale di Dorado.

Mappa della Costellazione del Dorado

Didascalia: La costellazione del Dorado con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Dorado è circondata da (in senso orario dall'alto): Pittore, Cielo, Orologio, Reticolo, Idro, Mensa e Pesce Volante. Dorado è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero meridionale. L'intera costellazione è visibile anche nelle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale. Dorado è circumpolare per le regioni temperate e antartiche dell'emisfero meridionale. Questa costellazione si osserva meglio nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. La Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia satellite della Via Lattea, si trova in Dorado e nella vicina costellazione della Mensa. Il contorno della Grande Nube di Magellano è segnato in verde come un anello approssimativamente circolare. L'ammasso aperto NGC 2070 si trova nel cuore della Nebulosa Tarantola. È contrassegnato da un quadrato verde. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione dell'IAU dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Mappa della Costellazione del Drago

Didascalia: La costellazione del Drago con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Drago è circondato da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Orsa Minore, Boote, Ercole, Lira e Cigno. Il Drago è una costellazione settentrionale molto estesa, alcune parti della quale si trovano vicino al polo nord celeste. Per questo motivo, l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero settentrionale e da una sottile porzione dell'emisfero meridionale vicino all'equatore. Parti della costellazione sono visibili da tutte le altre regioni equatoriali meridionali e da alcune regioni temperate meridionali. La costellazione del Draco è visibile soprattutto la sera, in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. La nebulosa planetaria NGC 6543 (nota anche come Nebulosa Occhio di Gatto) si trova nel Drago. Qui è contrassegnata da un cerchio verde sovrapposto a un segno più. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Mappa della costellazione dell'Orologio

Didascalia: La costellazione dell'Orologio con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Horologium è circondato da (in senso orario dall'alto): Eridano, Idro, Reticulo, Dorado e Bulino. L'Orologio è una costellazione australe e quindi è visibile in tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle zone equatoriali dell'emisfero settentrionale, con parti di essa visibili in alcune regioni temperate settentrionali. Horologium è circumpolare nelle regioni antartiche e in alcune regioni temperate dell'emisfero meridionale. Questa costellazione si osserva la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. L'ammasso globulare NGC 1261 si trova nell'Orologio ed è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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astroEDU educational activity (links to astroEDU website)
Description: Learn the ancient skill of Celestial Navigation

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Etichette: History , Geography , Celestial navigation
Fasce d'età 14-16 , 16-19
Livello di istruzione Middle School , Secondary
Aree di apprendimento Discussion Groups , Modelling , Social Research
Costi: Low Cost
Durata: 1 hour 30 mins
Dimensione del Gruppo: Group
Abilità: Analysing and interpreting data , Asking questions , Communicating information , Developing and using models , Planning and carrying out investigations , Using mathematics and computational thinking